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New Zealand si avvicina al record di velocità su terra: superati 200 km/h

new zealand record

Team New Zealand prosegue con i tentativi di stabilire il nuovo record di velocità su terra con propulsione a vela e ha portato Horonuku oltre i 200 km/h durante i test.

Dopo aver dovuto sospendere il programma a causa della troppa acqua nell’area del lago Gairdner, il team campione dell’America’s Cup è tornato all’opera nel fine settimane e ha sfruttato le condizioni meteo ottimali.




Team New Zealand a caccia del record

I kiwi devono superare i 202,9 km/h fissati nel 2009 dal britannico Rickard Jenkins e, sembra, che l’imbarcazione realizzata per questo scopo abbia il potenziale, come mostrato dal tentativo compiuto da Glenn Ashby la scorsa domenica, accompagnato da venti da sud-ovest che si aggiravano intorno ai 20 nodi.

“È stato fantastico. Essere in grado di guidare su una superficie asciutta e una discreta quantità di pista fa un’enorme differenza. È un’imbarcazione completamente diversa da quelle usate per navigare”, ha dichiarato Ashby. “La brezza ha preso il sopravvento e ci siamo trovati subito dentro. I ragazzi mi hanno dato una partenza spinta e praticamente la migliore brezza che abbiamo visto è stata nelle prime due manche. La prima corsa avevamo circa 20 nodi e siamo arrivati fino a 190 km/h. Il minimo aumento della pressione del vento e le velocità hanno continuato a salire: così siamo stati felici di poter superare i 200 km/h”.

Questo è stato il culmine della brezza, ma Ashby ha successivamente completato altri dieci tentativi a 17 nodi, in quella che Team New Zealand ha descritto come la sessione più positiva finora per il record di velocità. Ovviamente il tentativo, qualora avesse superato la velocità di Jenkins, non sarebbe stato convalidato in quanto è necessaria la supervisione di un giudice ufficiale.

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A tal proposito, Ashby e tutto il team sono ancora a lavoro per identificare quali aspetti possano essere migliorati per aumentare le prestazioni “Lo sterzo è stato duro da utilizzare, lì c’è costantemente molto carico”.

“Probabilmente non navigheremo con una brezza da record, ma sicuramente ce ne sarà abbastanza per raggiungere quelle velocità massime, quindi dobbiamo continuare a spingere le nostre configurazioni per ottenere il massimo da Horonuku”, ha concluso il coach Ray Davis, anche lui al Lago Gairdner per i test.

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