Con l’entrata in zona rossa anche in Campania e Toscana scatta il divieto di pesca. Secondo il nuovo Dpcm per contrastare l’emergenza coronavirus, non si può pescare.
La zona rossa è scattata perché la Regione Campania, assieme alla Toscana, è entrata in scenario 4, quello più critico, in una fascia di rischio elevato , secondo la Cabina di Regia di ministero della Salute e Iss.
Gli spostamenti sono vietati “se non per comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità”. Dunque nemmeno la pesca sportiva rientra in quelle attività sportive da praticare sotto casa al pari, ad esempio, del jogging. Il Ministero delle Politiche Agricole, dopo la confusione delle scorse ore, avallata anche da un comunicato ufficiale Fipsas, ha dovuto precisarlo attraverso una nota.
Dpcm: pesca vietata anche in Campania e Toscana
La pesca nelle regioni Campania e Toscana diviene dunque vietata. Il DCPM infatti precisa che “l’attività di pesca è vietata”, non rientrando tra quelle che consentono gli spostamenti.
Mentre Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche diventano zone arancioni, per cui scatteranno alcune limitazioni alla pesca. L’ordinanza, firmata dal ministro Speranza entrerà in vigore a partire dal 15 novembre 2020.
Viene inoltre spiegato che “in considerazione dell’attuale contesto epidemiologico e per ridurre al massimo gli spostamenti individuali, si tende a supportare una interpretazione restrittiva e che l’attività venatoria e di pesca non possono essere assimilate all’attività sportiva consentita del Dpcm”.
“Salvo che non si tratti di pesca sportiva o di tiro a volo come da allegato provvedimento del Ministro dello sport che individua le discipline sportive riconosciute dal Coni. Le attività di caccia e di pesca dunque sono al momento da considerarsi sospese”, viene precisato nel decreto anti-Covid19.
Vediamo di seguito cosa prevede l’attuale decreto per le attività di pesca.
Rispetto al Dpcm e all’attuale classificazione delle Regioni in fasce di rischio, questa la situazione attuale:
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- Zona rossa (Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Campania e Toscana): l’attività di pesca è vietata
- Zona arancione (Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia, Liguria, Abruzzo, Basilicata, Umbria, Sicilia e provincia autonoma di Bolzano): si può pescare solo all’interno del proprio comune. Eventuali deroghe in altro comune avviene in base alle autorizzazioni (ad esempio per appostamento in altro comune) vanno verificate con le autorità locali.Secondo la Fipsas, inoltre, se non si risiede in zone dove si può praticare l’attività di pesca sportiva, ci si può appellare alla lettera b) comma 4 dell’Art. 2 del DPCM 3 novembre, ovvero “per svolgere attività e usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale Comune”
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- Zona gialla (Lazio, Molise, Trentino Alto Adige, Sardegna, Veneto): si può pescare, ma visto il coprifuoco non si può pescare in notturna dalle 22 alle 5 del mattino seguente. Ci si può spostare tra comuni e in regioni sempre in fascia gialla, si può attraversare una regione a maggior rischio, ma senza fermarsi: ricapitolando in queste regioni al momento la pesca sportiva o ricreativa è consentita (tranne dalle 22 alle 5) nella propria regione o nelle altre sempre in fascia gialla.
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Fabio Iacolare è videomaker e giornalista pubblicista dal 2010: esperto in regia di format tv e giornalista esperto in eventi a carattere culturale, ambientale ed enogastronomico italiano.