News dal mare

Dalla Cina la richiesta di promuovere la governance globale degli oceani

Un inviato cinese all’Onu ha chiesto ieri di adoperarsi per promuovere la governance globale degli oceani. «Dobbiamo mantenere il nostro impegno per il multilateralismo e promuovere attivamente la governance globale degli oceani», ha dichiarato Wu Haitao, vice rappresentante permanente della Cina presso le Nazioni Unite.

«E’ necessario coniugare lo spirito di ampia consultazione, il contributo congiunto e la condivisione dei benefici, migliorare la legislazione internazionale per gli oceani e i mari e perfezionare il regime di governance degli oceani», ha aggiunto.

La Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare deve essere interpretata e applicata in buona fede e in modo accurato e la sua integrità deve essere mantenuta. Wu all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha rimarcato che le questioni non regolate dalla convenzione continueranno ad essere regolate dalle norme e dai principi del diritto internazionale generale.

Il diplomatico ha anche chiesto l’ampliamento delle vie di sviluppo e l’attuazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile relativi agli oceani e ai mari. «Ô necessario – ha sottolineato Wu – trovare un equilibrio tra la protezione e l’uso sostenibile degli oceani e dei mari per ottenere uno sfruttamento e un impiego ordinato delle risorse marine. Dobbiamo sviluppare un’economia blu, promuovere la connettività marittima e la cooperazione pratica in vari settori e costruire insieme la Via della seta marittima del XXI secolo»

 Wu ha chiesto ai Paesi di lavorare insieme per affrontare le nuove sfide e lasciare alle generazioni future un’eredità di mari e cieli incontaminati. Secondo il diplomatico, si dovrebbero compiere sforzi congiunti per proteggere la civiltà ecologica marina, rafforzare ulteriormente la prevenzione ed il controllo dell’inquinamento ambientale marino, proteggere la biodiversità e favorire la conservazione ed il ripristino degli ecosistemi marini.

Wu ha inoltre sollecitato sforzi congiunti per affrontare problemi come la pesca illegale, l’inquinamento marino e per studiare ed elaborare attivamente soluzioni appropriate ai problemi emergenti legati agli oceani, compreso l’impatto del cambiamento climatico sugli oceani, l’innalzamento del livello del mare, i rifiuti marini e le microplastiche.

Leggi anche

Si preparano al via i Florence Paddle Games, a Firenze dal 10 al 12 maggio

Fabio Iacolare

Petrolio in Israele: “Nel Mediterraneo il 15% del traffico marittimo globale”

Redazione

“Vorrei respirare l’aria di mare” e la Croce Rossa accontenta l’anziana appena dimessa dall’ospedale

Redazione Sport

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.