Il presidente della fondazione del Patto Trasversale per la Scienza, intervenuto ai microfoni di Radio24, aggiunge: “L’importante è mantenere distanze ed evitare assembramenti, fare più attenzione nei luoghi di incontro, come nei bar, immaginando magari ingressi scaglionati”.
“Sono figlio del ‘Baby Boom’ e ricordo che quando andavo al mare lo spazio c’era, perchè era solo turismo locale e non ci si spostava.
In questa situazione, probabilmente gli stranieri non arriveranno e lo spostamento da regione a regione in Italia sarà molto limitato.
Se pensiamo ad un turismo prettamente locale, quindi, credo che le spiagge saranno gestibili”. È questa la ricetta da seguire per un’estate sicura e per permettere al comparto balneare di riaprire, secondo l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco.
La speranza è “che questa estate la situazione epidemiologica si sia tranquillizzata
– prosegue il medico- in genere l’estate in sè rallenta la corsa dei virus, perchè si vive all’aperto.
Probabilmente in quel momento lo stare a casa non sarà così tanto stringente e consigliato- aggiunge- proprio perchè se un nucleo familiare si trova all’aperto, distante da altri nuclei familiari, potrà vivere una giornata in campagna, nei boschi, in montagna o anche al mare”.
Invece sulla possibilità di far ripartire il campionato di calcio, Lopalco si mostra piuttosto scettico: “Gli stadi non si possono riempire, i grossi assembramenti saranno gli ultimi a ripartire. Per fare una partita di calcio a stadio chiuso bisognerà garantire la salute dei giocatori e di tutto lo staff che ruota intorno a calciatori.
La vedo difficile- ammette l’epidemiologo- il calcio è un gioco che prevede contatto fisico e all’inizio dell’epidemia tanti calciatori sono risultati positivi”.
Fabio Iacolare è videomaker e giornalista pubblicista dal 2010: esperto in regia di format tv e giornalista esperto in eventi a carattere culturale, ambientale ed enogastronomico italiano.