Controlli sotto la piattaforma Vega: la nave Anteo insieme con il personale del Gruppo operativo subacquei (Gos) del Comando subacquei ed incursori (Comsubin) della Marina militare e con la collaborazione del personale della Dgisseg (Direzione generale per le infrastrutture e la sicurezza dei sistemi energetici e geominerari del ministero dello Sviluppo economico) e della socità Edison E&P, sono stati impegnati ieri al largo delle coste della Sicilia meridionale in attività di ricognizione del fondo e delle infrastrutture sottomarine del campo off-shore “Vega”, ubicato a sud di Pozzallo (Rg) nel quadro dei controlli ambientali svolti dalla Dgisseg.
Ricognizione del Consubin sotto la piattaforma Vega
La Nave Anteo ha impiegato i palombari e i veicoli subacquei R.O.V. (remotely operated vehicle) per ispezionare e raccogliere materiale di campionamento sul fondo marino in corrispondenza della piattaforma “Vega”.
Quest’ultima e’ la più grande piattaforma petrolifera fissa realizzata nell’off-shore italiano ed è ubicata a circa 12 miglia a sud della costa meridionale della Sicilia. Comprende una piattaforma per lo sfruttamento del giacimento petrolifero e un deposito galleggiante da 110 mila tonnellate.
La piattaforma è stata appoggiata nel febbraio 1987, su un fondale di circa 122 metri di profondità d’acqua.
Presente durante l’attività di perlustrazione anche il sottocapo di Stato maggiore della Marina militare, ammiraglio di squadra Aurelio De Carolis cofirmatario insieme al direttore del Dgisseg, Gilberto Dialuce, dell’accordo di collaborazione che fa da cornice all’attività svolta.
L’accordo, firmato lo scorso 14 settembre, è finalizzato a consolidare le sinergie già in atto tra le due organizzazioni nell’alveo dei rispettivi compiti d’istituto e comprende, tra l’altro, la vigilanza e il controllo degli impianti utilizzati per la ricerca, la coltivazione e il trasporto degli idrocarburi e delle risorse energetiche in mare.
La collaborazione tra la Marina Militare e la Dgisseg-Mise rappresenta una preziosa opportunità che consente di ottimizzare l’impiego delle loro risorse nel comune interesse del Paese, fornendo, altresì, alla comunità scientifica dati aggiornati sulle aree marine di maggior interesse, con l’obiettivo di tutelare la sicurezza dell’ambiente marino e più in generale gli interessi nazionali sul mare e nel mare.
Tra essi rientra la sicurezza dei flussi commerciali ed energetici, in un contesto internazionale caratterizzato da crescenti fattori di rischio per la sicurezza collettiva del Paese sul piano geopolitico, economico-finanziario, ambientale e tecnologico.
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In sintesi, si tratta dell’applicazione del concetto di “impegno a favore della collettività” che si realizza grazie all’intrinseca flessibilità operativa della Marina Militare e sulla base di specifici accordi di collaborazione con altri dicasteri, enti, istituti e organizzazioni.
Redazione di Non solo Nautica, la rivista online sulla nautica e sul mare a cura di Davide Gambardella.