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Perché visitare Ventotene e Santo Stefano dopo la pandemia è una buona idea

ventotene e santo stefano

Da qualche giorno Procida è stata scelta come capitale italiana della cultura 2022. La prima volta di un‘isola nell’evento che di anno in anno sceglie una nuova città. L’Italia annovera numerose oasi sparse per i suoi mari e invidiate da tutto il mondo. Se il 2022 quindi sarà l’anno di Procida, quest’anno vi proponiamo, nella nostra rubrica, un altro luogo incantevole nel centro Italia: le isole di Ventotene e Santo Stefano.

La pandemia non fa altro che accentuare la voglia di tornare a viaggiare, muoversi, visitare nuovi luoghi e conoscere nuove culture. Dopo mesi di lockdown e restrizioni, cosa c’è di meglio di un weekend su un‘isola?

Ecco perché, secondo noi, le isole di Ventotene e Santo Stefano sono una delle mete ideali per ritrovare la bellezza del viaggio e della scoperta.

Un miniarcipelago nel Mediterraneo

ventotene e santo stefano 3Ventotene e Santo Stefano appartengono all’arcipelago delle isole Ponziane, nel Mar Tirreno.

Ventotene è Il comune, per dimensione, più piccolo del centro Italia e più a sud del Lazio. Caratterizzata da un clima mediterraneo ha una storia antica che risale al neolitico.

È stata abitata da grandi personaggi del passato come l’imperatore Augusto. Ha attraversato il Medioevo, il Rinascimento e il regno borbonico. Ha avuto un ruolo durante il Regno d’Italia e il fascismo. Ma soprattutto, è stata la casa dell’idea di Europa unita. E questo solo da punto di vista storico.




Ma Ventotene e Santo Stefano sono soprattutto ambiente, mare, sole e buon cibo. La tutela della natura è tra le priorità del posto. L’accoglienza e la cordialità per i turisti sono invece le caratteristiche dei abitanti.

 Cosa fare a Ventotene e Santo Stefano

AMBIENTE-NATURA-AREA MARINA PROTETTA                                 

Passeggiare all’aria aperta tra i vicoli e respirare l’aria di mare, ammirare i tramonti e pernottare in un hotel. Organizzarsi un percorso o godere delle spiagge.

ventotene e santo stefano 2Da sapere: dal 1997 le isole di Ventotene e Santo Stefano sono state dichiarate Area Marina Protetta e dal 1999 Riserva Naturale Statale, un riconoscimento valore storico, culturale e ambientale di grane prestigio.

L’ecosisema della riserva marina protetta è particolare e si incontra una grande varietà di organismi. In più, la presenza di grotte e di franate hanno creato ambienti a bassa profondità che ospitano specie solitamente tipiche di fondali più profondi.

SPORT – PECORSO SUBAQUEO

Se un’isola ha fondali del genere, non può non essere attrezzata per escursioni subacquee, infatti, una delle attività più praticate sull’isola è l’immersione.




La bellezza dei fondali e la sua varietà, i reperti di epoca romana o della seconda guerra mondiale come il piroscafo Santa Lucia affondato nel 1943, sono lo scenario ideale per gli amanti dei percorsi subacquei. A questi splendidi scenari, si aggiunge la possibilità di avvistare numerose specie di pesci come cernie, gorgonie gialle, dentici, le ricciole e i tonni. Sull’isola ci sono vari punti per immergersi.

CULTURA E STORIA

Nei secoli Ventotene, insieme a Santo Stefano, è stata un’isola dal carattere ‘politico’. Ha ospitato i più pericolosi “nemici” dell’ordine statale, gli avversari del Regno Borbonico.

LEGGI ANCHE: Vento nelle Vene, al via il progetto per il recupero dell’ex carcere di Ventotene

Santo Stefano fu scelta per erigere il carcere dal nome omonimo, riutilizzato come confino politico dal nascente regno Regno d’Italia per poi essere ripreso dal regime Fascista. Mussolini, infatti, confinò Sandro Pertini e molti altri dissidenti proprio sull’isola.

Ventotene, culla dell’idea di Europa unita

Ventotene però è stata anche la culla dell’idea di Europa unita. È proprio tra le strade e i vicoli di questo luogo che si possono ripercorrere le tappe che hanno portato all’unione tra stati del Vecchio continente: il Manifesto di Ventotene, considerato il fondamento dell’identità europea, comunitaria e internazionale è stato scritto da Altiero Spinelli e Ernesto Rossi nell’inverno del 1941, durante la seconda guerra mondiale.

Questi sono solo pochi consigli su cosa si può fare e ammirare sulle isole. Una parte di uno scrigno del centro Italia. Due piccole isole meravigliose.

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