Diporto Nautica

Concessioni balneari, via libera alla riforma: mappatura entro sei mesi

concessioni demaniali mappatura

Dopo la sentenza del Consiglio di Stato, che ha annullato la proroga delle concessioni balneari al 2033, il Governo avvia la riforma che prevede la mappatura del demanio marittimo entro sei mesi.

Una mole di lavoro che riguarderà circa 30.000 concessioni, di cui poco più di 10.000 riguardano gli stabilimenti balneari, che fanno capo al demanio marittimo italiano, mentre le restanti sono delle tipologie più svariate: da ristoranti, campeggi, strutture ricettive e commerciali, fino ad associazioni sportive dilettantistiche, ormeggi e semplici cartelloni pubblicitari.

Concessioni balneari: al via la mappatura

Con il decreto concorrenza approvato dal Consiglio dei Ministri si riparte con la ricognizione del settore: si tratta di un passaggio fondamentale, per completare un riordino atteso da molti anni, avviato all’indomani della sentenza 18/2021 che ha annullato la proroga delle concessioni balneari al 2033 e imposto di riassegnare i titoli entro due anni tramite evidenza pubblica, obbliga di fatto il governo Draghi a lavorare sul riordino del demanio marittimo, atteso da più di dieci anni.




Come ricorda mondobalneare.com, “in seguito all’abrogazione del rinnovo automatico dei titoli, avvenuta nel 2010 per uscire da una procedura di infrazione europea, le concessioni di spiaggia sono infatti sempre state prorogate (prima al 2015, poi al 2020 e infine al 2033)” senza che nessun governo (otto in dieci anni) abbia mai varato una necessaria riforma che si adegui alla direttiva “Bolkestein” sulla liberalizzazione dei servizi e al contempo rispetti i diritti degli attuali concessionari, i quali hanno investito sulla base di un contratto con lo Stato poi annullato da un giorno all’altro.

Capitanerie e Comuni per le ricostruzioni

Il consiglio dei ministri aveva già approvato il decreto concorrenza prima della sentenza del Consiglio di Stato, che al suo interno contiene una norma per avviare la ricognizione nazionale delle concessioni demaniali marittime.




La mappatura, dovrà essere completata entro sei mesi dall’approvazione definitiva del decreto concorrenza “ed è probabile che sarà incaricato a occuparsene il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il quale a sua volta interpellerà tutte le amministrazioni comunali e le capitanerie di porto al fine di farsi inviare i dati”, si legge ancora su mondobalneare.com.

LEGGI ANCHE: Proroghe: “La pronuncia del Consiglio di Stato devasta l’Economia del Mare”

L’articolo 2 del decreto concorrenza prevede una delega al governo per costituire un sistema informativo di rilevazione di tutte le concessioni di beni, al fine di “promuovere la massima pubblicità e trasparenza dei principali dati e delle informazioni relativi a tutti i rapporti concessori”. Il decreto legislativo che ne seguirà dovrà, tra l’altro, individuare lungo tutto il territorio nazionale il numero e la tipologia di concessioni demaniali marittime, l’entità dei canoni e la storicità dei titoli: la rilevazione dovrà includere «”utti gli atti, i contratti e le convenzioni che comportano l’attribuzione a soggetti privati o pubblici dell’utilizzo in via esclusiva del bene pubblico” e “prevedere la piena conoscibilità della durata, dei rinnovi in favore di un medesimo concessionario, di una società controllata dal concessionario o di un suo familiare diretto, del canone, dei beneficiari, della natura della concessione, dell’ente proprietario e, se diverso, dell’ente gestore”.

Seguici su Facebook e resta aggiornato – Clicca qui

 

 

Iscriviti alla Newsletter per rimanere aggiornato su tutte le news!

Leggi anche

James Spithill avverte: “Burling è il miglior timoniere del mondo”

Redazione

La storia del mare: il brigantino goletta Angiolina

Fabio Iacolare

Caccia sì, pesca no: come funzionano i dpcm anti-Covid?

Redazione

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.