L’istituto zoologico indiano (Zoological Survey of India, ZSI) ha avviato nel golfo di Kachchh, in Gujarat, il primo progetto indiano che mira al ripristino della barriera corallina attraverso l’utilizzo delle bio-rocce, una tecnologia che gli esperti definiscono «di accrescimento minerale». Il quotidiano The Hindu riferisce che, grazie alla collaborazione con il Dipartimento forestale dello stato, la prima struttura di bio-roccia è stata installata a distanza di un miglio nautico dalla costa di Mithapur.
Ch. Satyanarayana, uno scienziato del Centro regionale di biologia marina ha spiegato che la struttura, alimentata dagli input emessi da elettrodi subacquei, genera ioni che sollecitano la nascita di formazioni di calcio e di carbonato: in presenza di queste formazioni, le larve del corallo, fortemente minacciate dagli agenti inquinanti, riescono a crescere quattro volte più rapidamente di quanto non facciano normalmente. Il punto in cui installare la bioroccia è stato individuato dagli esperti tenendo conto dell’ampiezza delle maree, che in questa area variano dai quattro agli otto metri. Cinque anni fa, lo stesso team di scienziati ha portato a termine con successo la rinascita di una rara specie di corallo, appartenente alla famiglia delle Acroporidae (Acropora formosa, Acropora humilis, Montipora digitata), estinta dal Golfo di Kachchh. In quel caso, i ricercatori hanno utilizzato frammenti di corallo provenienti dal Golfo di Mannar, nel Tamil Nadu.
Fabio Iacolare è videomaker e giornalista pubblicista dal 2010: esperto in regia di format tv e giornalista esperto in eventi a carattere culturale, ambientale ed enogastronomico italiano.