L’obiettivo del Governo è quello di assicurare la stagione balneare con “una programmazione ben articolata e e strutturata”, ma senza tralasciare la cautela.
Ad assicurarlo, durante la conferenza stampa di stasera, è stato il premier Giuseppe Conte: la fase due per contrastare l’emergenza Coronavirus servirà per “intervenire sui balneari, sulle attività dei balneari”, in modo da consentire “una programmazione ben articolata e strutturata e quindi molto più cauta della stagione balneare”.
La rassicurazione arriva dopo l’appello lanciato, tra gli altri, da Assobalneari Italia, che ha ricordato attraverso in un’intervista che “le spiagge e gli stabilimenti balneari saranno la miccia e la pietra focaia per far ripartire il turismo nel nostro Paese”.
“Se fossimo stati a novembre, la ripartenza sarebbe stata dettata di più dalla montagna – ha dichiarato Fabrizio Licordari di Assobalneari Italia – Oggi, i luoghi che ti fanno riappropriare dell’equilibrio psicofisico messo a dura prova in questi mesi sono sicuramente la spiaggia e il mare”. “Se ci saranno da fare modifiche e investimenti, noi lo dobbiamo sapere – ha aggiunto – Siamo già in ritardo, arriveremmo in ulteriore ritardo e si comprometterà la stagione. Noi stiamo riallestendo le strutture grazie all’intervento di ordinanze regionali, perché il governo non ci ha mai dato indicazioni. Però non possiamo fare altro”.
Nella conferenza stampa di questa sera il premier Giuseppe Conte ha annunciato la riapertura delle attività manifatturiere a partire dal prossimo 4 maggio, inclusi i cantieri nautici. Le imprese possono svolgere tutte le attività propedeutiche alla riapertura a partire dalla data del 27 aprile 2020.
Saverio Cecchi (Confindustria Nautica): “a lavoro per nuovi provvedimenti”
Con la nota 0005671, sempre di oggi 26 aprile, il Ministro della Salute, unitamente ai colleghi dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture e Trasporti, hanno scritto al Ministro dell’Interno per evidenziare che fra le “attività di rilevanza strategica per l’economia nazionale che possono continuare l’attività” dovrebbero intendersi incluse quelle “orientate in modo prevalente alle esportazioni, il cui prolungamento della sospensione rischierebbe di far perdere al nostro Paese quote di mercato”.
Le attività in questione, ai sensi dell’art. 2, comma 3, del DPCM 10 aprile 2020, possono cominciare a riaprire previa comunicazione al Prefetto competente per territorio e nel rispetto del “Protocollo di regolamentazione per il contrasto a il contenimento della diffusione del virus negli ambienti di lavoro” siglato il 24 aprile scorso.
Ai fini dell’attestazione del “prevalente orientamento alle esportazioni”, CONFINDUSTRIA NAUTICA, unica Associazione riconosciuta dal MIT come maggiormente rappresentativa, ha predisposto un form a disposizione delle aziende basato sui dati di settore elaborati dal proprio Ufficio studi.
L’articolato dossier “Riapertura controllato della filiera nautica”, predisposto da CONFINDUSTRIA NAUTICA nelle scorse settimane, è riuscito nell’obiettivo di dimostrare tecnicamente il basso impatto di rischio delle attività nautiche ed è stato la condizione pregiudiziale per la valutazione di riapertura da parte dell’esecutivo.
“Abbiamo per i nostri lavoratori il massimo del rispetto, per questo ci siamo particolarmente concentrati nell’elaborare ogni elemento utile a offrire le necessarie misure di tutela individuale e di controllo sanitario e definire i protocolli da adottare con i sindacati e le rappresentanze aziendali” – commenta soddisfatto il Presidente di CONFINDUSTRIA NAUTICA, Saverio Cecchi -. “Ringrazio il premier, Conte, e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Mario Turco, per la grande attenzione dedicata al nostro comparto”.
Fabio Iacolare è videomaker e giornalista pubblicista dal 2010: esperto in regia di format tv e giornalista esperto in eventi a carattere culturale, ambientale ed enogastronomico italiano.