Nautica Sport

Regata del Conero, a Ringhio il Trofeo Challenge Rotary Cup Governor

vela&psiche

Ringhio, il Bavaria 38 Match della Four Sailing ASD, si classifica per il terzo anno consecutivo primo nella propria categoria e si aggiudica il prestigioso Trofeo Challenge Rotary Cup Governor della XXII Regata del Conero. Una vittoria che vale per due, per la barca della scuola di vela di Ancona: salire per tre volte di seguito sul podio non è da tutti, farlo con un equipaggio “speciale” e vincere una regata come quella organizzata da ventidue anni dal Marina Dorica, potrebbe sembrare un vero e proprio miracolo sportivo.

Una Vela per Tutti: Ringhio e il suo team speciale

ringhio 1

Una squadra speciale, dicevamo. Composta da ragazzi speciali, a cui Lamberto Benucci e Riccardo Refe, istruttori della Four Sailing, insegnano come andar per mare in barca a vela. Lo fanno nell’ambito di un progetto di più ampio respiro che si chiama “Una vela per tutti”: nato nel 2014 con il contributo della Chiesa Valdese, per permettere alle persone con disabilità di cimentarsi con gli sport a vela, da tre anni a questa parte Lamberto e Riccardo hanno approfittato di queste attività per formare un team con i giovani affetti da disturbi mentali, che partecipa (e spesso vince) ad una regata così importante come quella del Conero.




“Per noi la cosa più emozionante è vederli perfettamente inseriti nel gruppo – racconta Riccardo Refe, responsabile della sezione vela d’altura dell’Ancona Yacht Club e istruttore della Four Sailing – I ragazzi si sentono come a casa, sanno bene destreggiarsi in barca e danno una mano importante. Sono queste le soddisfazioni più grandi, per noi. Vederli inclusi e vincenti, autonomi, in grado di badare a se stessi su una barca, che non è cosa da poco”. A fargli da eco è la dottoressa Gessica Grelloni, psicologa e psicoterapeuta che con la sua supervisione, da anni, aiuta questi ragazzi ad avere “una nuova prospettiva di vita”. “I risultati evidenziano una diminuzione dei ricoveri e dell’uso delle prestazioni sanitarie – spiega la dottoressa – un miglioramento dello stile di vita e del benessere percepito, sia negli utenti sia negli operatori”.

“La vela è una medicina che non costa nulla”

I dati che vengono fuori da questo studio – presentati sabato scorso al Marina Dorica, durante il dibattito “La Vela per tutti” – sono davvero impressionanti: lo dimostrano i numeri in calo di ricoveri, ma anche l’alleggerimento del piano terapeutico con farmaci e il miglioramento generale della condizione dei ragazzi (le percentuali toccano il 90%), che ritrovano la gioia di vivere. Insomma, il miglior farmaco è la vela. “Ed è una medicina, per così dire, che non costa nulla – riflette a voce alta il professor Massimo Mari, responsabile del Dipartimento di Salute Mentale dell’Area Vasta 2 – Pensate a quanto costa un ricovero ospedaliero e invece a quanto possa far risparmiare una sana attività sportiva come la vela. Se partissimo da questo assunto per intervenire su larga scala nelle prestazioni mediche, andremmo ad alleggerire la spesa sanitaria locale e non, e ad includere in progetti come questo tante persone in difficoltà”.

Sette anni di Regata, tantissime volte sul podio

regata del conero four

Per “Una Vela per Tutti” è il settimo anno di partecipazione alla Regata del Conero: tre le imbarcazioni presenti all’edizione 2021, che per ben 4 volte sono salite sul podio. Ringhio, comandata da Riccardo Refe, con la vittoria nella sua categoria si è aggiudicata anche il Trofeo Challenge Rotary Cup Governor per aver vinto per la terza vittoria di fila. Yemanja, con a bordo Lamberto Benucci, agguanta il terzo posto di categoria. Primo posto di categoria anche per la barca Tsunami della polisportiva Solidalea, condotta da Gianfranco Cappanera.

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“Lo sport non competitivo è il tramite, ma lo scopo è terapeutico – spiega Brilli – per questo sono saldamente sostenuti dall’Area Vasta 2 e tanti altri amici tra cui spicca la Chiesa Valdese”, spiega il presidente di Anpis Marche, Gianluca Brilli: “L’attività in barca permette di avere relazioni significative che migliorano enormemente la condizione degli utenti, agevolando la giusta inclusione sociale”. Della bontà del progetto se ne sono accorti anche il Comune di Ancona e il Consiglio Regionale delle Marche, che cercano di sostenerlo. Passi in avanti verso la consacrazione di un modello terapeutico vincente, che merita di diventare un manifesto allo sport e alla salute.

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