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Associazione Archeologi, una commissione per l’archeologia subacquea

Associazione Archeologi, una commissione per l'archeologia subacquea

L’Associazione Nazionale Archeologi ha istituito una propria commissione per l’archeologia subacquea con lo scopo di proporre iniziative, azioni e politiche nel campo dell’archeologia subacquea, di arrivare ad un miglioramento del profilo professionale dell’archeologo subacqueo e di dare un contributo allo sviluppo di strategie finalizzate alla valorizzazione e fruizione del patrimonio archeologico sommerso.

La Commissione “Archeologia Subacquea”ANA sarà coordinata da Rita Auriemma, archeologa subacqueae professore aggregato di Archeologia Subacquea presso il Dipartimento Beni Culturali dell’Università del Salento. Il nuovo organo è già a lavoro sui primi obiettivi da raggiungere.

Nuove opportunità per l’archeologia subacquea

“L’archeologia subacquea o, meglio, l’archeologia dei paesaggi d’acqua, soffre oggi l’assenza di linee guida e di una programmazione organica. L’istituzione nel MiBACT della Soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale subacqueo sembra però segnare un nuovo orientamento e l’istituto sarà per noi un interlocutore fondamentale”, dichiara Rita Auriemma, Coordinatrice della Commissione che prosegue: “La Commissione dovrà impegnarsi su più fronti, tutti ambiziosi: il riconoscimento di un profilo professionale derivante da specifiche competenze tecnico-scientifiche, un percorso – condiviso con altre associazioni – che punti a colmare il vuoto normativo sull’attività scientifica subacquea, il contributo a una tutela partecipata e proattiva e a strategie efficaci di valorizzazione, che sappiano rendere accessibile un bene comune dalle straordinarie potenzialità. È tempo di affrontare questi ed altri aspetti e l’ANA ha raccolto la sfida.”

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“Ho appoggiato con entusiasmo la proposta del Direttivo Nazionale ANA di istituire questa commissione in un settore cruciale per l’archeologia italiana”,dichiara Alessandro Garrisi, Presidente Nazionale ANA, che prosegue: “Oggi le politiche archeologiche che riguardano la tutela e la valorizzazione del patrimonio sommerso, così come la definizione dei professionisti abilitati a compiervi interventi, soffrono di un ritardo normativo e di una certa confusione. L’ANA darà con il lavoro di questa commissione il proprio contributo affinché la subacquea torni al centro delle politiche culturali nazionali, con occhio di riguardo alle attività professionali, alle loro procedure e al coinvolgimento delle corrette professionalità”.

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