In vista della Coppa America 2024 di Barcellona, è stato confermato l’apposito Collegio Arbitrale.
Le dispute nell’America’s Cup affondano le loro radici alla nascita della competizione stessa: ne fa da esempio quella primissima regata intorno all’isola di Wight del 1851, in cui venne presentata una protesta contro lo yacht America, vincitori davanti ad altri 13 concorrenti.
Il Collegio Arbitrale per regolare rapporti tra team
Il rapido avanzamento attraverso la storia della competizione fa emergere come le proteste, sia in acqua che fuori, sono divenute un segno caratteristico di quasi tutte le regate, considerata la grande ambizione da parte dei concorrenti di imporsi nella prestigiosa America’s Cup.
Considerata la posta in gioco e questa propensione alle proteste, si è resa necessaria, nella moderna Coppa America, l’istituzione di un Collegio Arbitrale per la risoluzione delle controversie che non rientravano nelle regole di regata o in quelle di classe individuali degli yacht stessi. Al giorno d’oggi, si tratta di un organo fondamentale anche per regolare i rapporti tra Defender, Challenger of Record e singoli Challenger.
Per la 37ma America’s Cup, è stato selezionato il panel, ora in carica con David Tillet (australiano) nel ruolo di presidente e Graham McKenzie (neozelandesi). Questi due, già presenti nel collegio arbitrale della 36ma Coppa, saranno affiancati da Bryan Willis dalla Gran Bretagna.
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“Estremamente rispettato nei loro diritti di velisti prima di tutto, l’Arbitration Panel porta una grande esperienza”, ha commentato il boss di Team New Zealand Grant Dalton. “Sono lieto di dare il bentornato a David e Graham di AC36 e, naturalmente, a Bryan, che è molto rispettato all’interno del Collegio Arbitrale. Abbiamo riunito il meglio del nostro sport per questo ruolo: la loro imparzialità e saggezza è qualcosa che garantirà equità in tutta l’AC37 di Barcellona. Individualmente sono tutti estremamente rispettati nello sport, e in particolare all’interno dell’America’s Cup, dove hanno così tanta esperienza, e semplicemente non avremmo potuto riunire rappresentanti migliori per comporre il Panel. Auguro loro ogni successo per il futuro”.
Laureando in Storia e Politica internazionale e aspirante giornalista. Sono molto sensibile alle tematiche ambientali e alla ecosostenibilità, oltre ad amare le lunghe passeggiate al mare il mattino presto.