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Salina, per le specie in via d’estinzione un’area marina protetta

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Salina, isola delle Eolie considerata la più naturalistica dell’arcipelago, vanta delle specie rare che in Sicilia meritano tutela: “Un’area marina protetta contribuirà alla protezione dell’habitat”. La nostra intervista a Elio Benenati, comandante delle guardie della riserva naturale di Salina

di Nicoletta Natoli

Il processo in atto d’istituzione di un’area marina protetta a Salina potrà contribuire ulteriormente alla protezione degli habitat che rappresentano un punto di forza dell’isola e di tutto l’arcipelago delle Eolie. Specie rare, alcune delle quali inserite nella lista rossa regionale delle Piante d’Italia in via d’estinzione, che ancora oggi devono essere preservate.

Elio Benenati salinaNe è fermamente convinto Elio Benenati (nella foto), comandante delle guardie della riserva naturale di Salina. Il suo appello, lanciato qualche giorno fa, non è passato in sordina: un invito affinché vengano tutelate le numerose specie presenti sull’isola di Salina e sullo scoglio-faraglione di Pollara, tra cui lucertola delle Eolie che è a rischio estinzione. Ed il progetto di un’area marina protetta va proprio in questa direzione.

Attuale comandante delle guardie della riserva naturale di Salina, uomo che da anni si batte per la tutela della biodiversità, quello di Elio Benenati per la natura e per la montagna di Salina è un amore che ha nel sangue, racconta a nonsolonautica.it. “Fin da piccolo affiancavo mio padre nel lavoro di operaio della Forestale, inerpicandomi fin sulle vette insieme a lui”, ricorda. Un’esperienza che gli ha permesso di conoscere a fondo la montagna e i suoi segreti, in particolar modo la fauna e la flora tuttora presenti a Salina.

Salina e le specie inserite nella lista delle Piante d’Italia come entità a rischio di estinzione

L’isola di Salina è caratterizzata da numerose specie endemiche come ad esempio il fiordaliso delle Eolie, la centaurea eolica, la violaciocca rossa, la matthiola incana, il garofano delle rupi, il radicchio di scogliera, il limonum minotiflorum, il senecio bicolor e la scabiosa cretica, ricorda Benenati.




“Specie che meritano salvaguardia e tutela, in quanto inseriti nella lista rossa regionale delle Piante d’Italia come entità a rischio di estinzione, oppure la lucertola raffonea che sull’isola la si può trovare esclusivamente sullo scoglio di Pollara” sottolinea il capitano rimarcando quanto lanciato nel suo appello.

Tutte queste specie, e molte altre presenti sul territorio, rappresentano l’enorme patrimonio naturalistico che caratterizza l’isola, motivo per il quale tra il 1983 e il 1984 venne istituita dalla Regione Siciliana la Riserva Naturale Orientata, tuttora esistente.

La Riserva Naturale Orientata ha preservato l’isola dalle speculazioni. Ma non basta

“La Riserva Naturale Orientata esistente oggi sull’isola è un buon esempio di come si stia preservando una vasta area dell’isola che copre circa i tre/quarti del territorio da oltre 35 anni – afferma Benenati – Ciò ha permesso a questo territorio di diventare l’isola come la conosciamo oggi, lontano da speculazioni di vario genere, e garantendo alla Natura un posto preminente sul territorio”. Ecco perché, secondo il comandante, “il processo in atto circa l’istituzione di una area marina protetta o riserva potrà contribuire ulteriormente alla protezione dei nostri habitat che rappresentano un punto di forza in tutto l’arcipelago delle Eolie”.

L’impegno del capitano Benenati per Salina

All’età di 17 anni, Benenati ha seguito le orme del padre ed ha iniziato lui stesso l’esperienza di operaio forestale. Per circa un quinquennio ha lavorato a strettissimo contatto con la natura, appassionandosi giorno dopo giorno all’isola di Salina, da lui definita “un grande spettacolo”. Ha così cominciato a fare carriera nel corpo forestale, raggiungendo il livello di caposquadra degli operai antincendio e agricoli, e continuando a lavorarci per un altro quindicennio.




Nel 2006, ha vinto il concorso bandito dalla Provincia di Messina, Ente Gestore della Riserva Naturale di Salina, e ha così dato il via alla sua attività di capo servizio delle guardie della Riserva Naturale Orientata Fossa delle Felci e dei Porri. Le competenze in materia di gestione e vigilanza dell’Ente gestore relative alla riserva di Salina qualche anno dopo furono estese anche a Isola Bella (Taormina), ai Laghi di Ganzirri e a Marinello (Tindari).

Salina: una meta ideale per una vacanza eco-friendly

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La spiaggia di Pollara, sull’isola di Salina

Accessibile tutto l’anno, Salina rappresenta “un luogo ideale per trascorrere vacanze ecologiche a contatto con la natura, dal momento che il mare e la montagna la fanno da padroni” assicura Benenati. “Il periodo migliore per visitare l’isola è la bassa stagione, quando, ad esempio, si possono cogliere paesaggi e spettacoli della natura, come le particolari fioriture o i caratteristici odori della vegetazione, che magari in piena estate si perderebbero” consiglia il capitano.

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“La primavera e l’autunno sono periodi ideali anche per poter assistere a particolari momenti della vita agricola tipica di Salina, come la raccolta dei capperi o la vendemmia del Malvasia, oppure per partecipare alle classiche sagre locali, tra le quali rientrano la Sagra del Cappero nel primo fine settimana di giugno, la Tavuliata di San Giuseppe di Lingua e di Malfa nel mese di marzo, o la sagra del capone all’inizio del mese di ottobre” chiosa.

La Riserva Naturale Orientata: una speranza per le specie a rischio di estinzione

Presente a Salina da oltre 35 anni, la Riserva Naturale Orientata è un ottimo esempio di come si stia preservando un’ampia zona dell’isola, che ne ricopre circa i tre quarti del territorio. Tra l’altro, ha permesso all’isola di diventare quella che conosciamo oggi, lontana da speculazioni e splendidamente invasa dalla natura.

Per concludere il nostro articolo, ci uniamo all’auspicio del comandante Benenati, poiché pensiamo che un patrimonio naturalistico prezioso come quello di Salina e dello scoglio-faraglione di Pollara abbia urgente bisogno di una speciale forma di tutela che ne preservi l’habitat e la bellezza.

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