Tredici anni dopo, l’Italia della vela porta a casa una medaglia olimpica d’argento. L’impresa di Ruggero Tita e di Caterina Banti è già nella storia: primi nel Nacra 17, disciplina diventata olimpica e introdotta per la prima volta proprio a Tokyo 2020, vittorie schiaccianti durante tutta la settimana di gare, una medaglia d’argento in tasca ancor prima della Medal Race in programma domani che potrebbe diventare un oro.
La medaglia d’oro: missione possibile
Un obiettivo non impossibile, assolutamente alla portata dei due atleti: premiati quest’anno per la terza volta consecutiva con il premio Velista dell’anno Fiv, già campioni del Mondo nel 2018 a Aarhus nella categoria Nacra 17, i velisti azzurri nelle gare di ieri hanno ottenuto un primo e due secondi posti, dopo esser sempre stati al comando della classifica, e domani sono chiamati a rientrare nei primi sei posti per portare la medaglia d’oro a casa.
In classifica i due azzurri hanno 12 punti di vantaggio sugli inglesi John Gimson e Anna Burnett, e ben 24 sui terzi, i tedeschi Paul Kohloff e Alica Stuhlemmer. Nella finale di martedì, Tita e Banti potranno difendere la prima posizione per l’oro, concludendo entro il 6° posto o evitando di arrivare più di cinque barche dietro agli inglesi.
Tita e Banti vedono l’oro: “Ma non ci stiamo pensando”
Matematicamente, dunque, il secondo posto è già della coppia di italiani sul catamarano con hydrofoil: è la prima volta che questa disciplina viene introdotta ai Giochi Olimpici (il Nacra 17 è stato infatti progettato per Tokyo 2020) e potrebbero essere proprio Banti e Tita i primi a firmare con una medaglia d’oro il suo esordio. “Sicuramente noi abbiamo fatto il nostro lavoro, ci siamo allenati tanto proprio per questo e abbiamo semplicemente fatto quello che dovevamo fare”, commenta Tita. “Adesso dobbiamo rimanere concentrati fino alla fine e continuare a fare del nostro meglio”. “Alla medaglia non ci stiamo pensando, non abbiamo ancora fatto niente – sottolinea Banti – pensiamo solamente a navigare al nostro meglio, è quello che continueremo a fare fino alla fine, quel che arriva arriva”.
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A lasciarsi andare ci pensa così il tecnico del Nacra 17 Gabriele Bruni. “Quando sono arrivato a terra e mi hanno detto che eravamo argento matematico non avevo ancora realizzato, ero troppo concentrato sulle regate di oggi… Ovviamente sono contentissimo, per me era un traguardo importante, però restiamo molto concentrati sulla prossima regata che sarà la più importante di tutte – ha spiegato – Per la Medal ne parleremo, domani faremo una uscita di allenamento per restare caldi, e studieremo le nostre strategie che spero saranno vincenti”.
Dopo 13 anni una medaglia alla vela olimpica azzurra
È la prima medaglia olimpica per la vela italiana dopo 13 anni: per risalire ai trionfi dei velisti azzurri, bisogna tornare al 2008, quando a Pechino (Qingdao) furono due gli italiani a salire sul podio. Nella categoria windsurf femminile, Alessandra Sensini portò a casa una medaglia d’argento (l’oro andò ai padroni di casa, con Yin Jian, e il bronzo al Regno Unito, con Bryony Shaw).
Nel Laser maschile, invece, Diego Romero ottenne un terzo posto che gli valse la medaglia di bronzo (l’inglese Paul Goodison salì primo sul podio e secondo lo sloveno Vasilij Žbogar).
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