Un mese ci separa dall’edizione 2022 della Route du Rhum, regata che partirà da Saint Malo e che si dirigerà nell’Oceano Atlantico fino a Pointe a Pitre, in Guadalupa.
Con un percorso di 3.543 miglia nautiche, si tratta di un evento estremamente impegnativo, che metterà a dura prova i 138 skipper, che rappresentano un record di iscrizioni per la regata.
Route du Rhum 2022, la cura dei dettagli
Come gestire la vita a bordo? Di questo ne ha parlato Quentin Vlamynck, alla sua prima esperienza alla Route du Rhum. Per lo skipper di Arkema, tutto risiede in un’ottima preparazione: “Queste barche richiedono che tu sia sempre sul pezzo, non puoi distogliere lo sguardo nemmeno per un momento. Alla fine, è questa la parte più stressante in questa regata: si cerca di gestire l’uomo esattamente allo stesso modo della barca: non si può avere l’uno senza l’altro, altrimenti può diventare un disastro”.
Altro aspetto da curare è quello del sonno. A tal proposito Vlamynck ha ricordato la sua prima esperienza in Mini-Transat: “Ho avuto allucinazioni durante la prima corsa in Mini. Sono stato davvero tanto al timone ed ero a corto di sonno. Tutto è iniziato con allucinazioni uditive e poi visive. Per me è stato importante aver provato queste cose, perché ora ho capito quanto lontano posso e non posso andare”.
Anche organizzare i propri pasti fa parte della vita dello skipper e rappresenta un aspetto importante per la prossima Route du Rhum: un atleta ben nutrito e in forma, infatti, può fare miracoli. Nel menù sono previsti pasti disidratati e snack in caso di mal di mare o di meteo avverso.
“Non è sempre facile mangiare bene in mare viste le condizioni meteo. Quando parto , mangerò un’insalata di pasta e pollo, sufficiente per mangiare come si deve all’inizio della gara. Ho programmato due pasti caldi al giorno, liofilizzati e sterilizzati, quindi le consistenze non sono le stesse. Semi, barrette di cioccolato, ma anche formaggi e salumi! La borsa sarà pronta prima che io parta per Saint-Malo”, spiega Quentin. La partenza a novembre, con il rischio di depressione e freddo nel Golfo di Biscaglia, impone particolare attenzione nell’abbigliamento: “Indosserò tutto alla partenza e man mano che la gara procede toglierò degli strati”.
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A un mese dalla partenza i velisti stanno ultimando i preparativi in vista del loro arrivo a Saint Malo per fine ottobre. I giorni rimasti saranno, dunque, decisivi per perfezionare gli ultimi dettagli di una regata in solitario che si preannuncia molto impegnativa.
Laureando in Storia e Politica internazionale e aspirante giornalista. Sono molto sensibile alle tematiche ambientali e alla ecosostenibilità, oltre ad amare le lunghe passeggiate al mare il mattino presto.