Secondo quanto deliberato dal consiglio direttivo del Parco Nazionale dell’Arcipelago de La Maddalena, i permessi per le attività di noleggio e locazione di unità da diporto saranno assegnati ai cittadini del luogo per il 75% del loro totale. Il limite massimo delle autorizzazioni rilasciabili è stato fissato a 360, con solo 90 di queste che saranno a disposizione degli operatori non residenti.
La Maddalena, rabbia di Confindustria Nautica
La Maddalena viene presa d’assalto, ogni estate, da imbarcazioni di ogni tipo, e la decisione segue il desiderio di porre un argine al problema. Come avevamo già sottolineato lo scorso aprile, era stato lanciato un allarme dal Gruppo di intervento giuridico che, ancora una volta, ha attaccato l’operato del Parco sull’arcipelago, puntando il dito contro lo stato di invasione cui il mare è sottoposto a causa dell’arrivo incontrollato di yacht e barche, con ancoraggi persino sulla posidonia, pianta acquatica fondamentale nella produzione di ossigeno. Sempre con più urgenza si pone la necessità di tutelare gli ecosistemi marini più a rischio: sempre in questa direzione, infatti, va la decisione presa nei giorni scorsi, sempre del consiglio direttivo del Parco Nazionale dell’Arcipelago de La Maddalena, di limitare gli accessi a Cala Coticcio e Cala Brigantina fino ad un massimo di 60 al giorno, imponendo l’acquisto di un biglietto.
Da ora, l’impresa richiedente dovrà certificare che tutte le sue imbarcazioni sono di proprietà di soggetti residenti nel Comune di La Maddalena. Si chiede, inoltre, di specificare quali sono le unità destinate al noleggio e quali quelle destinate alla locazione: si tratta di una modifica al Codice della nautica da diporto, poiché la norma nazionale consente la cumulabilità di più attività commerciali del diporto.
Scoppia la protesta di Confindustria Nautica, che non ha digerito la decisione: “Il Parco de La Maddalena ha un’estensione costiera di oltre 180 chilometri, pari a circa un decimo dell’intera Sardegna, per questo una decisione così fortemente discriminatoria, che nulla a che fare con la tutela ambientale e cancella la libera concorrenza nel settore del diporto, è ancora più grave”, ha tuonato Saverio Cecchi, Presidente di Confindustria Nautica. “Chiediamo al Premier Draghi e al Ministro Cingolani di intervenire per la revoca immediata del provvedimento. Al di là dei contenuti discriminatori”, ha proseguito poi Cecchi, “è inoltre impensabile che norme che riguardano la navigazione e le imprese del turismo vengano adottate a stagione già in corso”.
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Ai fini del rilascio dell’autorizzazione godono inoltre di titolo preferenziale i soggetti in possesso dell’attestato di partecipazione a un corso di formazione ambientale organizzato dall’Ente Parco. È infine preclusa l’autorizzazione ai non residenti nel Comune di La Maddalena che non l’avevano rinnovata nel 2021, anno in cui ha fortemente inciso la pandemia da Covid-19.
Laureando in Storia e Politica internazionale e aspirante giornalista. Sono molto sensibile alle tematiche ambientali e alla ecosostenibilità, oltre ad amare le lunghe passeggiate al mare il mattino presto.