E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo 12.11.2020, n. 160, Correttivo del Codice della nautica da diporto (d.lgs 229/2017), previsto dalla legge delega che ha dato vita alla riforma del settore entrata in vigore a inizio 2018. Il provvedimento entrerà in vigore il 22 dicembre prossimo.
La stessa riforma del Codice della Nautica prevedeva la possibilità di un secondo intervento di completamento e messa a punto della normativa.
I termini per la sua emanazione sono però scaduti il 13 agosto 2019 e poi il 13 agosto 2020 e grazie all’azione di Confindustria NAUTICA per ben due volte sono stati prorogati con altrettanti provvedimenti di legge.
Correttivo al Codice Nautica da diporto: “Iter faticoso ma determinazione costante”
“L’iter di questo provvedimento è stato veramente faticoso ma la determinazione e la costante presenza della nostra Associazione ha consentito di portarlo a termine anche in un frangente così complicato”, commenta il Presidente di Confindustria NAUTICA, Saverio Cecchi. “Voglio ringraziare, in particolare, i relatori parlamentari del provvedimento, il Sen. Agostino Santillo e l’On. Bernardo Marino, particolarmente attenti alle istanze del mondo dell’impresa e dell’utenza che abbiamo rappresentato. Ora è necessario procedere al più presto ai provvedimenti di attuazione, per i quali auspichiamo la medesima capacità di ascolto”. Il decreto Correttivo del Codice della Nautica da diporto contiene interventi su 31 articoli e consente di completare l’intervento di razionalizzazione e di semplificazione amministrativa, per favorire utenti e imprese in una logica di competitività internazionale della bandiera italiana.
E’ prevista la validità della licenza provvisoria anche per rilascio del ruolino di equipaggio e della licenza per l’apparato ricetrasmittente di bordo, per tagliare le lungaggini che fanno preferire le bandiere britannica, maltese e olandese per le unità medio-grandi, la revisione delle dotazioni di sicurezza nel caso di navigazione limitata all’area di ricerca e soccorso nazionale, la possibilità di effettuare le visite mediche direttamente presso le scuole patenti, una normativa nazionale unica per noleggio e locazione di natanti, l’introduzione nei Piano regolatori dei porti mercantili di strutture demaniali da destinarsi al ricovero a secco di imbarcazioni e di natanti da diporto.
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Fra gli altri contributi, il decreto permette di: colmare le lacune di aggiornamento dei procedimenti amministrativi, al fine di rendere completamente operativo il sistema telematico del diporto e snellire gli adempimenti; consentire al cantiere costruttore di un’unità da diporto, ove per qualsiasi ragione non riesca a concluderne la vendita, di poterla immatricolare a proprio nome, per dare sbocco a un mercato a ”km zero”; prevedere una disciplina per la navigazione di ”droni”; introdurre nuove forme di utilizzo commerciale delle unità da diporto, in linea con le raccomandazioni espresse dal Consiglio di Stato, per dare supporto alla dinamicità del settore; prevedere sanzioni per l’esercizio abusivo dell’attività di scuola NAUTICA; correggere la disciplina delle patenti nautiche, con finalità di inclusione sociale delle persone diversamente abili e degli anziani; introdurre un’anzianità di almeno tre anni di patente NAUTICA per il comando di unità da diporto in attività di noleggio occasionale, al fine di garantire maggiore sicurezza; l’istituzione dell’archivio nazionale dei prodotti delle unità da diporto, al fine di contrastare l’immissione sul mercato di prodotti fraudolenti che provochino incidenti o infortuni.
Redazione di Non solo Nautica, la rivista online sulla nautica e sul mare a cura di Davide Gambardella.