Bandiere nautiche, come distinguerle? Rettangolare e a scacchi, bianca e rossa. Questa è la bandiera che vedi in lontananza, mentre sei al largo, su una barca. Se non sai cosa vuol dire, è molto probabile che tu non abbia mai sostenuto l’esame per la patente nautica. In caso contrario, è giunta l’ora del ripasso!
Stiamo parlando di una delle bandiere nautiche, previste dal Codice Nautico Internazionale. Sì, perché nonostante viviamo ormai in un’epoca dove GPS nautici e radio VHF fanno da padroni, quella dell’avere a bordo le bandiere marittime non è affatto un’idea stravagante. Anzi, è previsto dai regolamenti internazionali e, in alcuni casi, è persino obbligatorio. Le barche battenti bandiera francese, ad esempio, devono avere a bordo le bandiere Charlie e November, per dire rispettivamente sì e no.
Ah, la bandiera rettangolare e a scacchi, bianca e rossa, di cui abbiamo parlato all’inizio, ti sta dicendo che stai andando incontro al pericolo. Se sali a bordo, ricordatelo!
Il significato delle bandiere nautiche
Come recita Wikipedia, il Codice Nautico Internazionale (o Internatinal Maritime Signal Flags) è un “sistema di codifica, che consente di rappresentare lettere singole dell’alfabeto, numeri o interi messaggi, attraverso segnalazioni con bandiere, le quali vengono issate sulle navi verticalmente, a gruppi di quattro, e vengono lette dall’alto verso il basso. Le bandiere nautiche sono 40, di formati e colori diversi.
Per quanto riguarda i formati, 26 sono rettangolari e indicano l’alfabeto internazionale. Sono associate alle lettere A, B, C, ovvero Alfa, Bravo Charlie e così via, fino alla Z di Zulu. Poi, ci sono le bandiere nautiche a forma di triangolo con la punta spezzata, che indicano i numeri da 0 a 10, e le bandiere ripetitrici, a forma di triangolo con la punta, che servono a rendere più breve il messaggio da comunicare, indicando la ripetizione di una o più lettere. Infine, c’è la bandiera Intelligenza, di forma rettangolare e con la punta spezzata, a righe verticali bianche e rosse che, a seconda dei casi, può indicare un punto, l’inizio di un nuovo messaggio o, in caso di regata velica, l’avvio del conto alla rovescia.
Per quanto riguarda i colori, invece, vengono utilizzati l’azzurro, il nero, il giallo, il rosso e il bianco. Tutte tinte ben visibili anche a distanza.
La storia delle bandiere nautiche
“England expects that every man will do his duty”. Questo il messaggio che, alle 11.30 del 21 ottobre1805, l’ammiraglio Horatio Nelson fece issare sulla sua Victory, per comunicare l’inizio dell’attacco all’ammiraglio Pierre Charles Silvestre del Villeneuve, di quella che il mondo conosce come la battaglia di Trafalgar.
Una sequenza di 31 bandiere nautiche che, tradotte una dopo l’altra, riportavano quel messaggio. Che in italiano significa “l’Inghilterra si aspetta che ogni uomo compia il suo dovere” e che resterà per sempre negli annali della storia della nautica internazionale. La battaglia tra la flotta di ben 33 navi da guerra della flotta franco-spagnola contro i 27 vascelli da guerra di quella britannica durò poco più di due ore e si concluse, come ben sappiamo, con la vittoria della Royal Navy dell’ammiraglio Nelson, che morì poco dopo, a causa di una ferita al polmone, procuratasi durante lo scontro. Il successo di Trafalgar fu comunque epico: l’ammiraglio Villeneueve perse ben 22 navi, mentre la flotta britannica riportò a casa tutti i vascelli.
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Da quel momento, l’utilizzo delle bandiere nautiche si diffuse a livello internazionale, diventando di fatto un linguaggio comune tra le barche di qualsiasi Paese. Ovviamente, si procedette per gradi. Quelle che utilizzano oggi i diportisti di tutto il mondo sono state fissate entro il 1932.
Bandiere nautiche: come memorizzarle
Leggere le bandiere nautiche non è facile. Memorizzarle è ancora più difficile. Ogni bandiera, infatti, ha un significato che va al di là del messaggio. La bandiera T, Tango, significa “state lontano da me, sono impegnato in operazioni di pesca a due battelli”. Nota: se accompagnata da 4 bandiere, indica l’ora locale.
Insomma, leggere in modo ottimale le bandiere nautiche richiede molto studio ed una memoria ferrea. Se sei interessato, inizia a guardare questo video (dal canale YouTube Nautica To Go):
Ma non preoccuparti se non riesci ad imparare tutto l’alfabeto, in fin dei conti, non devi cimentarti in una battaglia via mare!
Redazione di Non solo Nautica, la rivista online sulla nautica e sul mare a cura di Davide Gambardella.