Un incontro chiarificatore tra Team New Zealand e il Royal New Zealand Yacht Squadron, club della squadra neozelandese, ci sarà martedì prossimo, a due giorni dalla scadenza dei negoziati con il Governo che mirano a tenere la Coppa America a Auckland. L’incontro arriva dopo le voci di una possibile battaglia legale tra il club e la sua squadra se l’America’s Cup fosse portata all’estero.
All’incontro parteciperà Grant Dalton, ceo di Team New Zealand e il commodoro Aaron Young. Ufficialmente il faccia a faccia servirà per aggiornare il club sull’andamento delle trattative con il Governo, ma servirà probabilmente anche a chiuderle. A due giorni dal termine ultimo per trovare un accordo per tenere la Coppa America nelle acque di casa, difficilmente ci potranno essere colpi di scena e i giochi sono probabilmente già decisi.
Attualmente viene dato per certo che un accordo tra autorità neozelandesi e Team New Zealand non è stato ancora trovato. Motivo del contendere soprattutto la cifra che il Governo è disposto a dare e che si aggirerebbe intorno ai 100 milioni di dollari neozelandesi (tra denaro e servizi), cifra che Team New Zealand ha ritenuto insufficiente. Nessuno delle due parti ha mai voluto commentare le voci.
Portare la Coppa America all’estero non è tuttavia un’operazione facile e, secondo molti, dovrà essere il club a decidere e non Team New Zealand. Anche per questo sono girate voci di una possibile battaglia legale tra il Royal New Zealand Yacht Squadron e il suo stesso team. E proprio per questo il commodoro Young ha fatto sapere che qualsiasi decisione sarà presa insieme.
“Il club è il fiduciario dell’America’s Cup, ma c’è un accordo che il club ha con la nostra squadra, Team New Zealand, e quindi è davvero una decisione che prenderemo tutti insieme – ha detto Young -. Abbiamo sempre detto che ci piacerebbe che l’evento si svolgesse in Nuova Zelanda. Non credo che ne abbiamo fatto mistero. Dobbiamo lavorare attraverso questo processo e vedere se ciò è possibile. Ci sono molte opinioni. Il club ha un accordo con Team New Zealand e lavoreremo insieme per cercare di ottenere il miglior risultato, non solo per l’evento, ma anche per noi che dobbiamo difendere la Coppa America. Ho sentito molte storie, ma nessuno è venuto da me con qualcosa di specifico, ma il club ha i suoi consulti legali come probabilmente ha qualsiasi azienda”.
Redazione Sport di Non solo Nautica, la rivista online sulla nautica e sul mare a cura di Davide Gambardella.