Delle cartucce calibro 7,62×51 mm, risalenti alla seconda guerra mondiale, sono state rinvenute nella acque di Licata. I residuati bellici che si trovano a meno di 300 metri dalla spiaggia dovranno essere rimossi o fatti brillare. Nel frattempo, però, la Capitaneria di porto ha vietato qualsiasi attività, compresa la balneazione, nel raggio di 500 metri.
Niente bagno in mare, quindi, ma nemmeno ormeggio, transito o pesca in località Falconara a Licata. Questo per evitare qualsiasi rischio per le persone, in attesa della bonifica del posto. L’evento in realtà non è isolato e sfogliando le cronache degli ultimi anni, si scopre che il rinvenimento di vecchi ordigni in mare o sulle spiagge non è poi un caso così raro.
L’incidente più grave è avvenuto nel giugno del 2019, quando nel porto di Molfetta un peschereccio è andato in fiamme, a causa di un ordigno bellico incendiario risalente alla seconda guerra mondiale. Altri ritrovamenti, fortunatamente senza incidenti, sono avvenuti negli scorsi anni a Taranto, dove nel Mar Piccolo sono stati trovati quattro grossi ordigni; ad Altavilla Milicia, in provincia di Palermo nelle cui acque sono stati scoperti granate d’artiglieria di medio calibro; ad Alghero, dove un sub ha rinvenuto sul fondale 5 casse contenenti munizioni inesplose. Ma anche le spiagge non sono immuni a questi ritrovamenti: sempre nel 2019 un ordigno è stato trovato in spiaggia a Jesolo (provincia di Venezia) e uno a Lignano (provincia di Udine).
Cosa fare se si scoprono residuati bellici durante la balneazione o sulla spiaggia
Per quanto queste munizioni inesplose siano lì oramai da oltre 60 anni, ciò non rende questi ordigni meno pericolosi, anzi. La cronaca ci insegna che questi residuati possono essere letali anche a distanza di tanti anni e che il tempo ha reso la loro gestione più difficile e instabile. Quindi possono essere anche più pericolosi di munizioni nuove di zecca. Per questo Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra da anni lancia il suo monito: non toccare né smuovere questi ordigni se si trovano in acqua e avvisare subito la Capitaneria di porto. Nel caso invece li rinveniste in spiaggia, allontanarsi immediatamente e avvertire le autorità competenti.
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