Grandi spazi, facilità di manovra e prestazioni: sbarca in Italia il cat fuoribordo Aquila 36 Sport.
Aquila 36 Sport, ma non solo. L’ offerta del brand Aquila Power Catamarans, nato dalla partnership tra Sino Eagle Group e MarineMax e commercializzato in Italia da FC-Yacht, azienda del gruppo Free Charter di Cagliari, propone una completa gamma di catamarani a motore da 28’ a 70’.
Carlo Orione, Amministratore delegato di FC-Yacht, spiega perché, nelle strategie commerciali dell’azienda, Aquila 36 è stato individuato come il modello ideale per il mercato italiano. “Nonostante i suoi 10,96m di lunghezza non richiede immatricolazione, ma offre l’abitabilità di un 44’, con due cabine e due bagni in assoluta privacy perché ricavate nei due scafi e quindi totalmente indipendenti” afferma Carlo Orione.
“Se a questo aggiungiamo la motorizzazione fuoribordo Mercury, garanzia di affidabilità e prestazioni, si capisce come Aquila 36 Sport sia la migliore risposta alle esigenze di tanti diportisti italiani”. A differenza di tanti catamarani a motore che sono la diretta derivazione di quelli a vela, i modelli Aquila Power Catamarans sono progettati e costruiti per essere dei motorcruiser prestazionali: dalle linee d’acqua alle soluzioni di coperta, privilegiano quelle che sono le esigenze dei diportisti a motore, diverse da quelle dei velisti.
Aquila 36 Sport, attenzione a materiali e costruzione
Tra le caratteristiche che hanno permesso ai modelli Aquila Power Catamarans di conquistare il mercato statunitense impossibile non citare i layout funzionali con ampi spazi sia esterni sia interni e la qualità costruttiva (la carena dell’Aquila 36 Sport, come quelle di tutti i modelli della gamma, sono realizzate con la tecnica dell’infusione nel cantiere di ben 93.000 metri quadri ubicato a Hangzhou City, Cina).
La larghezza di 4,45 metri, ulteriormente ampliata dal passaggio centrale che elimina i passavanti laterali, garantisce una fruibilità degli spazi nettamente superiore a tutti i monocarena e maxi rib attualmente disponibili sul mercato italiano. Il tutto esaltato dalla capacità del cantiere di sfruttare al meglio gli spazi: per esempio con l’ampia dinette a poppa, che all’occorrenza può lasciare spazio alla vasca del vivo e del pescato per la gioia degli appassionati di pesca sportiva. Gli amanti del mare potranno godere di un facile accesso all’acqua dalla generosa plancetta tra i due fuoribordo che, montati più distanti rispetto a un monocarena, migliorano il loro rendimento come dimostrato dalle prove in acqua: con una coppia di Mercury da 350 cavalli si passano i 36 nodi di velocità massima.
Modularità al comando
Il pozzetto dell’Aquila 36 Sport è completamente modulare e quindi l’armatore può conformarlo in base alle sue esigenze, sfruttando al meglio l’angolo cottura e le altre dotazioni, il tutto protetto da un profilato hardtop. A prua la configurazione “bowrider” offre diverse soluzioni, da una doppia seduta a due prendisole con un’ampia dotazione di gavoni. Per finire, il layout sottocoperta riserva l’ultima sorpresa: due cabine assolutamente indipendenti con letto matrimoniale a prua e bagno dedicato a poppavia, oltre a un’ampia dotazione di armadi e gavoni.
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“Quando si parla di catamarani – ricorda Carlo Orione – ci sono da sfatare una serie di ‘fake news’. La prima è il costo dell’ormeggio: se pensiamo che qui siamo su un 36’ con l’abitabilità di un 44’ a conti fatti si risparmia. Per quanto riguarda invece la manovrabilità non c’è nulla da invidiare ai monocarena e sull’Aquila 36 Sport è previsto anche il joystick Mercury per non avere nessun problema in tutte le situazioni. La barca è omologata fino a 26 persone a sottolineare la sua assoluta sicurezza e, per chi soffre un po’ il mare, il catamarano è la soluzione ideale per ridurre al minimo sia beccheggio che rollio. Infine, sotto l’aspetto della sicurezza, con due scarponi nel malaugurato caso di una falla, uno sarà sempre integro garantendo il galleggiamento della barca”.
Il primo Aquila 36 Sport in Italia a maggio e disponibile per il charter
Con la formula Rent-to-Buy è più facile diventare armatori. La voglia di barca è comune a tanti potenziali armatori ma l’investimento iniziale e i costi di gestione sono un freno per molti. La formula Rent-to-Buy è stata pensata proprio per risolvere questo problema: in pratica il potenziale acquirente versa un anticipo pari al solo 20% del prezzo d’acquisto e si impegna a pagare un canone mensile che gli dà diritto all’utilizzo della barca per sei settimane all’anno con la possibilità, dopo sette anni, di diventarne l’armatore a tutti gli effetti. Nei mesi nei quali la barca è disponibile sarà cura di Free Charter, la società di cui FC-Yacht fa parte, noleggiare la barca così da far fronte anche alle spese di ormeggio, manutenzione e assicurazione. L’ obiettivo è quindi duplice, non solo abbattere l’investimento iniziale, ma anche sollevare l’armatore di tutte le spese di manutenzione, ma avendo la disponibilità della sua futura barca già per un congruo periodo durante l’arco dell’anno.
Redazione di Non solo Nautica, la rivista online sulla nautica e sul mare a cura di Davide Gambardella.