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Prada Cup: si torna in acqua entro il weekend, ma l’organizzazione attacca pesantemente Luna Rossa

prada cup luna rossa torna in acqua nel weekend

La buona notizia è che si torna in acqua entro il weekend per disputare le regate delle finali della Prada Cup. La cattiva è che i rapporti tra Luna Rossa e l’organizzazione commerciale dell’evento (ACE) sono ai minimi storici e oramai volano gli stracci.

Un lungo comunicato dell’organizzazione ha accompagnato l’annuncio, i dettagli non sono ancora stati formalizzati e c’è una possibilità, seppur minima, che si torni in acqua addirittura venerdì.

Il comunicato dell’America’s Cup Event (ACE) contro Luna Rossa

Il comunicato dell’America’s Cup Event (ACE), organizzatori commerciali dell’evento, parte subito puntando il dito contro Luna Rossa. Dopo essersi felicitati del fatto che l’allerta Covid è scesa dal livello 3 al livello 2, e che potenzialmente tornerà al livello più basso all’inizio della prossima settimana, il testo continua con un categorico: “è chiaro che il COR (il Challanger of Record ovvero Luna Rossa ndr) è determinato a rimanere inflessibile nei confronti di un cambiamento nel programma di gara, andando contro gli interessi del pubblico e i vantaggi commerciali per la città e le imprese. ACE ha costantemente sostenuto che le regate si debbano tenere solo al livello di allerta Covid 1”.




La presidente dell’America’s Cup Event Tina Symmans ha continuato: “Questa è una situazione deludente, è mia responsabilità fare del mio meglio per gestire l’evento nell’interesse del pubblico e di tutte le parti coinvolte. Quindi con l’attuale impasse, pur non essendo d’accordo con il Challenger of Record, vogliamo vedere la regata completata sull’acqua”

Secondo il regolamento, infatti, se le regate delle finali non si concludono entro il 24 febbraio vince a tavolino la squadra che è in vantaggio e Luna Rossa attualmente è a 4 vittorie a 0 su Ineos.

Il comunicato continua: “ACE ora ritiene che la migliore soluzione che si possa sperare è quella di continuare a correre questo fine settimana, il che consentirà almeno al pubblico di godersi le gare in piccoli gruppi o tramite la tv”.

LEGGI ANCHE: Prada Cup: Luna Rossa vuole regatare ora, Ineos no. Polemica sulla finale

L’organizzazione: “Luna Rossa senza rispetto per il nostro paese”

Ma la comunicazione dell’America’s Cup Event non si ferma al fioretto e ci va giù pesante, continuando con le parole di Tina Symmans: “Da domenica, abbiamo lavorato davvero duramente a nome di tutti ad Auckland e di tutti i kiwi per dare a Luna Rossa l’opportunità di dimostrare un po’ di onore e rispetto per questo paese e ritardare la Prada Cup finché non avremo maggiori possibilità che tutti possano divertirsi e trarre vantaggio dal tornare al Livello 1″.




“Chiaramente hanno dimenticato le parole del loro leader Patrizio Bertelli (nel comunicato riportato con il nome di Patricio ndr) alla conferenza stampa di apertura che ha parlato di quanto siano privilegiati tutti ad essere ad Auckland senza significative restrizioni Covid e che quindi tutti hanno l’impegno e la responsabilità di offrire grande sportività e la Prada Cup a essere un grande evento sportivo. Questa dichiarazione è caduta nel vuoto ed è chiaro che il loro focus è esclusivamente sul prendersi la Prada Cup piuttosto che sul bene del paese che ha lavorato così duramente per essere in grado di mettere in scena questo evento” conclude Symmans.

La difesa di Luna Rossa

Poco dopo la comunicazione data dall’organizzazione commerciale dell’America’s Cup, Luna Rossa ha tenuto una conferenza stampa (quando in Nuova Zelanda era mezzogiorno e da noi mezzanotte) con Francesco Longanesi Cattani,  external relations director e Alessandra Pandarese, avvocato e general counsel del team. Luna Rossa ha tenuto il punto, dichiarando che ci sono le condizioni di sicurezza per scendere in acqua. Gli italiani hanno anche ricordato che nel 2003 il team italiano fu eliminato alle semifinali perché a causa del maltempo le regate andarono oltre la data limite del calendario. In quell’occasione Luna Rossa stava perdendo 3 a 2 contro OneWorld Challenge. La semifinale era al meglio delle sette gare, ma finito il tempo utile passò la squadra che era in vantaggio in quel momento. Gli italiani hanno definito “unfair”, poco corrette, le accuse mosse dall’organizzazioni, preferendo non commentare oltre. Alla conferenza stampa era presente anche il direttore di regata Iain Murray che, pur precisando che non tocca a lui decidere quando si tornerà in acqua vede molto improbabile che si riuscirà a regatare per venerdì. Per una questione organizzativa la prima data utile sarà probabilmente sabato. Ma si deciderà ufficialmente solo nelle prossime ore.

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