Tom Slingsby, campione in carica del SailGp, torna alla carica e ricorda a tutti che resta lui l’uomo da battere. Gli australiani vincono il match race finale in Inghilterra, a Plymouth, contro i francesi e gli statunitensi. Niente da fare per Spithill, quindi. Il Giappone di Checco Bruni vince una gara, ma non riesce ad arrivare in finale. Ma vediamo la sintesi della seconda giornata del SailGp inglese.
Nella prima gara, la Nuova Zelanda parte benissimo bruciando tutti sulla partenza. Gli Stati Uniti, invece, prendono una penalità per aver varcato in anticipo la linea di Start. Giappone secondo e Spagna terza alla prima boa, dietro i kiwi. Seguono Inghilterra, Danimarca, Stati Uniti, Francia e Australia. Situazione che resta immutata al secondo gate. Nella leg 3, però, il Giappone recupera e prende il lead della gara, a discapito dei neozelandesi. L’Inghilterra sale al terzo posto, ma la Spagna riesce a risalire dopo poco sul podio. Chiudono Usa, Francia, Danimarca e Australia.
Alla quarta boa Giappone sempre in vantaggio. Testa a testa tra neozelandesi e inglesi per secondo e terzo posto. Spagna fuori dal podio. Al gate 5 nipponici fermamente in testa con kiwi e inglesi a seguire. Jimmy Spithill approfitta di un problema del team spagnolo e sale in quarta posizione. Il Giappone di Checco Bruni è oramai imprendibile e vince la prima sfida della seconda giornata, dopo i magri risultati del primo giorno. Neozelandesi secondi, terzi i padroni di casa inglesi. Quarto Spithill con gli statunitensi, chiudono Spagna, Danimarca, Australia e Francia.
Inglesi vincono l’ultima gara del SailGp, ma non accedono al match race. In finale americani, australiani e francesi
La seconda sfida decide chi andrà al match race finale, dove gareggeranno i migliori 3 team della due giorni. In partenza il Giappone becca una penalità per essere entrata prima nel campo di gara. Ne approfittano Inghilterra, Francia e Usa. Segue Spagna, Giappone, Australia, Danimarca e Nuova Zelanda.
Alla seconda boa inglesi ancora primi, seguiti da Francia e Usa. Spagna e Australia quarti e quinti, mentre scende in sesta posizione il Giappone di Bruni. Danesi e kiwi nelle ultime due posizioni. Al terzo gate la Francia accorcia le distanze sugli inglesi, che mantengono però il lead della gara. La Spagna è terza e gli australiani quarti. Gli Stati Uniti vanno in displacement e finiscono quinti. Nipponici solo settimi.
Alla quarta boa niente cambia nelle prime 3 posizioni, ma si fa viva la Danimarca al quarto posto, Usa sesti, giapponesi ultimi. Al gate 5 gli inglesi sono tranquillamente in vantaggio e vanno a prendersi la vittoria senza patemi. La Francia chiude al secondo posto, mentre è battaglia per la terza posizione. Danimarca, Australia e Spagna sono a pochi metri di distanza. La spuntano i danesi che chiudono sul podio, seguiti da australiani e iberici. Statunitensi sesti, ma data le prestazioni della prima giornata arrivano al match race finale. Niente da fare per il Giappone. Il settimo posto dell’ultima sfida non gli permette di andare in finale, nonostante la vittoria della giornata. Chiudono ultimi i neozelandesi. In finale vanno quindi americani, francesi e australiani. Non ce la fanno i padroni di casa: gli inglesi finiscono quarti in classifica generale.
Il SailGp di Plymouth è degli australiani. Spithill solo terzo
Il match race parte con gli Usa che hanno una partenza perfetta, ma gli australiani riescono a superarli già alla prima boa. Francesi invece terzi. Ma gli australiani finiscono in displacement per un errore di manovra. Spithill passa così in vantaggio e i francesi prendono il secondo posto. Situazione che resta invariata alla seconda boa, ma gli australiani non si arrendono e nella leg 3 si avvicinano ai primi due, con cambi di leadership della gara continui.
Alla terza boa i francesi sono primi, gli australiani secondi e gli statunitensi finiscono terzi. Alla quarta boa gli australiani passano in vantaggio per un soffio sui francesi. Usa ancora terzi. Il quinto giro di boa vede ancora francesi e australiani sul testa a testa. Gli australiani sono avanti, ma la Francia li supera nella corsa verso la sesta boa. Gli australiani tornano in testa e il distacco è di circa 20 metri tra i due F50. Stati Uniti fuori dai giochi oramai.
Gli australiani riescono a gestire il vantaggio, vincono il match race e portano a casa la tappa inglese. Una rivincita per Tom Slingsby: campione in carica del SailGp, aveva perso il match race finale alle Bermuda contro gli inglesi di Ben Ainslie, dopo aver dominato praticamente tutte le gare. A Taranto, invece, per una serie di problemi allo scafo non aveva brillato. Insomma, il team australiano ricorda a tutti che sono ancora loro la squadra da battere.
Redazione Sport di Non solo Nautica, la rivista online sulla nautica e sul mare a cura di Davide Gambardella.