“Dopo due anni, e alla luce di quanto accaduto nei mesi di giugno e luglio, finalmente si torna a parlare di omicidio nautico, una proposta di legge ferma che è quantomai necessaria per affrontare una escalation di incidenti mortali nelle acque del nostro Paese”. È quanto afferma Adolfo D’Angelo, segretario nazionale della sezione nautica della Confarca (confederazione italiana che rappresenta le scuole e le agenzie nautiche) in merito all’incontro in sede di comitato ristretto in Commissione Giustizia del Senato.
Un tema che torna al centro del dibattito, con un primo appuntamento in programma per domani, 21 luglio alle ore 14, dopo due anni di silenzio: si tornerà infatti a parlare della proposta di legge per introdurre il reato di omicidio nautico, alla stregua di quanto già avviene nel settore automobilistico.
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Una battaglia che la Confarca, attraverso D’Angelo e il suo vice, Marco Morana, porta avanti da tempo. “L’omicidio nautico deve tornare nell’agenda politica – aggiunge il segretario della Confarca – perché è necessario l’inasprirsi delle leggi, così come avvenuto con l’introduzione dell’omicidio stradale, contro fatti così cruenti come quelli accaduti nelle ultime settimane”. “Il nostro auspicio, inoltre, è che ci sia più sicurezza per diportisti e bagnanti – conclude D’Angelo – con controlli dirottati più sulla sicurezza in mare che sugli accertamenti fiscali, in contrasto alla navigazione pericolosa”.
Fabio Iacolare è videomaker e giornalista pubblicista dal 2010: esperto in regia di format tv e giornalista esperto in eventi a carattere culturale, ambientale ed enogastronomico italiano.