L’ispezione ieri mattina e poi, tra le 19:30 di ieri e le 9:45 di questa vigilia di Natale, altre due volte: Giancarlo Pedote nelle ultime ore è stato alle prese con la riparazione dell’anemometro, lo strumento situato in testa d’albero che misura le informazioni sul vento (velocità e direzione del vento apparente e del vento reale e velocità massima del vento) e le trasmette ai display.
Lo skipper italiano in gara al Vendée Globe racconta così le ultime ore su Prysmian. “Prima di salire sull’albero ho mangiato 250 grammi di pasta con olio e parmigiano e un pezzo di cioccolato per darmi il massimo delle forze. Mi sono vestito e sono salito”.
Pedote e le riparazioni all’anemometro: “Mani congelate ma ci sono riuscito”
“Quando sono arrivato in cima, ho faticato a separare la banderuola perché le mie mani erano congelate, ma ci sono riuscito. Lo scotch di sicurezza era difficile da staccare. Ho dovuto concentrarmi e crederci fino in fondo. Non avevo alternative. Una volta sceso ho contattato il mio referente per l’elettronica e insieme abbiamo trovato una soluzione per riparare il pezzo”.
Terminata la riparazione, Giancarlo è tornato in testa d’albero per riposizionare il prezioso strumento il più rapidamente possibile. “Volevo chiudere il dossier. Ho contattato di nuovo la Direzione di Gara per informarli della mia intenzione, ho salito nuovamente i 27 metri dell’albero e ho rimesso a posto l’anemometro. Ancora una volta, è stato laborioso. Ad un certo punto la mano sinistra non si muoveva più, non riuscivo a stringere le chiavi né reggere le viti. Colpa del freddo ma anche della posizione”.
Tutto è andato bene, per lo skipper toscano attualmente in nona posizione. “Appena terminata l’operazione ho rilanciato la barca. Non mi sono fermato un secondo, ma sono contento perché non immaginavo che fosse possibile cambiare un anemometro in mezzo al Pacifico”.
“Ho attraversato di nuovo i confini della paura e ho rotto una nuova barriera – conclude Pedote – Sapevo che partire per il Vendée Globe avrebbe significato spostare i miei limiti e penso di aver posizionato il cursore un po’ più in là. Adesso mi preparo un tè caldo. Se l’anemometro reggerà, come sembra, sarà un grande regalo di Natale”.
Redazione di Non solo Nautica, la rivista online sulla nautica e sul mare a cura di Davide Gambardella.