È stato soccorso al largo delle Eolie dalla Guardia Costiera, il capodoglio finito nella rete dei pescatori lo scorso 26 giugno.
Era rimasto intrappolato in una delle pareti illegali posizionate da un peschereccio, quelle a cui danno la caccia le motovedette della Guardia Costiera durante l’attività di contrasto della pesca fuorilegge e nella tutela della fauna marina che popola le acque siciliane.
A dare l’allarme alla Guardia Costiera era stata Monica Blasi, biologa romana che nell’isola gestisce un centro di studio dei cetacei e delle tartarughe.
La biologa con i suoi collaboratori era in navigazione verso Stromboli per effettuare il periodico controllo dei siti di nidificazione delle tartarughe marine.
A sei miglia a nord-est di Salina ha avvistato in superficie un capodoglio maschio di circa dieci metri con la pinna codale completamente avvolta in una rete da pesca.
La Capitaneria ha inviato in zona una motovedetta e ha chiesto aiuto a una squadra di subacquei locali che hanno rimosso la rete lasciando l’animale libero di muoversi.
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La rete da pesca recuperata a bordo dell’unità militare è stata confiscata perché usata illegalmente per la cattura di specie ittiche come tonno e pesce spada. Il capodoglio è stato monitorato in mare per un po’ e poi è stato lasciato libero di unirsi ad altri tre esemplari che lo avevano atteso a distanza.
Le operazioni di soccorso, sono state portate avanti grazie all’ausilio di alcuni volontari che sono intervenuti per salvare il capodoglio a largo delle Eolie. Il capitano del peschereccio è stato sanzionato per uso di reti derivanti illegali.
Fabio Iacolare è videomaker e giornalista pubblicista dal 2010: esperto in regia di format tv e giornalista esperto in eventi a carattere culturale, ambientale ed enogastronomico italiano.