Diporto Nautica

Il Baton Relay4Nature conclude il suo viaggio in Italia

Baton Relay4Nature

Il Baton dell’iniziativa Relay4Nature, simbolo e voce dell’impegno di The Ocean Race per la salute dei mari ha concluso la scorsa settimana il suo viaggio in Italia, da Genova a Trieste, da Milano e di nuovo a Genova dove ha raccolto anche il messaggio dell’Istituto Italiano di Tecnologia IIT, il centro di ricerca noto a livello internazionale, prima di iniziare il percorso che lo porterà alla conferenza mondiale del Clima di Glasgow COP26.

Baton Relay4Nature verso il COP26 di Glascow

Relay4Nature
La presidente dello Steering Commitee Evelina Christellin e il presidente di Barcolana Mitja Gialuz a Trieste

Una tappa importante che evidenzia come il ruolo dello sport, in questo caso della vela, sia sempre più importante nella lotta contro l’inquinamento del pianeta. Lo sa bene The Ocean Race che oltre ad essere la regata più lunga e impegnativa al mondo, è anche una delle realtà più impegnate nella salvaguardia degli oceani e per dare loro voce.




Il Baton, nato da un’idea dell’inviato speciale per gli oceani delle Nazioni Unite Peter Thomson e creato dall’artista britannica Tania Kovats utilizzando legname raccolto sulle spiagge, ha già toccato e raggiunto diverse località e conferenze internazionali. Genova, in questo lungo itinerario percorso e iniziato nel maggio 2021, ha l’onore di aver fino ad oggi rivestito un ruolo centrale, quasi un crocevia per una staffetta dedicata alla salute del pianeta blu. Genova la città che nel 2023 sarà palcoscenico del Grand Finale del giro del mondo a vela, ha già ospitato più volte il Baton, dalla prima edizione di The Ocean Race Europe a giugno, passando per il Salone Nautico Internazionale. In questo “tour” italiano il messaggero ha anche avuto un ruolo alla prima edizione del Barcolana Sea Summit di Trieste, città dai forti legami con Genova e con un’altrettanto forte tradizione e cultura del mare, della vela e della navigazione.

L’incontro a Genova prima del viaggio

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Paolo Verri, Executive director di Genova The Grand Finale saluta il R4N Baton alla ripartenza da Genova

Prima di partire per Glasgow, il Baton Relay4Nature è stato portato, dal team genovese di The Ocean Race, all’Istituto Italiano di Tecnologia, centro di eccellenza nazionale e internazionale per la ricerca e le scienze. Un incontro con Giorgio Metta, Direttore Scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia e l’umanoide ICub: una testimonianza del legame fra scienza e sport, uniti in un impegno comune per salvare il pianeta.




L’IIT, opera a livello mondiale, collaborando con altri istituti di ricerca, anche in ambito ambientale perché di fronte a problemi di questa dimensione – come ha sottolineato Metta- occorre una gestione sinergica, una condivisione di analisi, dati e soluzioni tecnologiche. Tutto questo per contribuire al processo decisionale che spetta all’azione politica, soprattutto nella scelta di come e dove indirizzare gli investimenti.

Scienza e tecnologia possono rappresentare un importante contributo nel contrastare il fenomeno dell’inquinamento e del cambiamento climatico; la ricerca di materiali che possano sostituire la plastica è una delle sfide a cui lavorano i ricercatori dell’IIT. Emozionante l’incontro con ICub, l’umanoide simbolo della robotizzazione dell’IIT, che ha ricevuto il Baton: una metafora tra tecnologia e natura.

LEGGI ANCHE: Ocean to Ocean Rib Adventure, Sergio Davì annuncia la data di partenza

Il Baton Relay4Nature ha quindi lasciato il capoluogo ligure, per il lungo viaggio verso la Scozia, prima a bordo di un treno fino alla costa dell’Inghilterra, dove è stato “preso in carico” da una staffetta di ciclisti che lo porteranno, nell’arco di sei giorni, fino a Glasgow per testimoniare l’impegno di The Ocean Race e dello sport della vela per la salvaguardia e la protezione degli oceani.

The Ocean Race

The Ocean Race è spesso descritta come l’evento sportivo professionistico più lungo e duro del mondo, la prova più impegnativa per un team velico e uno dei tre grandi eventi della vela, insieme ai Giochi Olimpici e alla America’s Cup. Nata nel 1973 con il nome di Whitbread Around The World Race, The Ocean Race nel corso della sua storia il giro del mondo a vela in equipaggio ha esercitato un fascino quasi mitico per gli atleti migliori ed è stato il terreno su cui sono nate e si sono confrontate le leggende della vela, oltre ad aver rappresentato un’avventura umana unica.

Anche per molti velisti italiani, visto che nei decenni, sono stati 130 gli atleti i e 11 le barche ad avervi preso parte oltre a molte aziende di assoluta eccellenza, cantieri, accessoristi, consulenti tecnici che hanno dato il loro importante contributo. La scorsa edizione della regata verrà ricordata come la più combattuta della storia, con tre team virtualmente alla pari alla vigilia dell’ultima tappa. Basti pensare che dopo 126 giorni di regata e undici tappe, Dongfeng Race Team di Charles Caudrelier si è aggiudicato la vittoria finale per soli 16 minuti e che i tre equipaggi che sono saliti sul podio erano separati solo da quattro punti. In totale sono stati oltre 2,5 milioni i visitatori dei race village e molti milioni coloro che hanno seguito l’azione sulle piattaforme digitali, in tv e sui social media. La prossima edizione di The Ocean Race, partirà dal porto spagnolo di Alicante, nell’autunno 2022, visiterà 10 diverse città internazionali e si concluderà per la prima, storica volta a Genova, nell’estate del 2023.

 

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