Damien Seguin su Groupe Apicil passa in terza posizione al Vendée Globe, la regata in solitario intorno al mondo senza scalo o assistenza.
Ma Seguin è un “solitario” tra i solitari e la sua storia è del tutto eccezionale anche tra persone già eccezionali per definizione come i navigatori solitari, e comincia esattamente al momento della nascita, quando 41 anni fa si presenta al mondo senza la mano sinistra.
Questo non gli impedisce di farsi atleta, e conquistare due ori alle Paralimpiadi, nella vela ovviamente (2004 e 2016) con in mezzo un argento nel 2008, e a corollario cinque titoli mondiali nella barca per i disabili, la classe 2.4 mR.
Damien Seguin e la sua ambizione: diventare uno dei più grandi navigatori
La sua ambizione è però di entrare nel circuito dei grandi navigatori ma la prima volta non gli va bene: nel 2005 chiede l’iscrizione al Solitaire du Figaro e viene rifiutato proprio per la sua disabilità. Entra l’anno dopo, e nel 2010 è il primo disabile a partecipare alla Route du Rhum, nel 2011 arriva secondo alla Transat Jacques Vabre in coppia con Yoann Richomme, la sua carriera oceanica finalmente parte. Nel 2017, l’anno dopo il secondo oro paralimpico, vince il Tour de France a vela, nel 2018 entra nel circuito Imoca, quello del Vendée Globe.
A questo Vendée, che a buon diritto è il vertice delle regate in solitario, è il primo disabile della storia a partire e, come se non bastasse, si mette in testa un’idea: arrivare preferibilmente primo ma con una barca senza i foil, le ali che fanno volare le barche moderne da qualche anno e che ormai sono arrivate anche nel giro oceanico appena qualche decennio dopo le pesanti barche in acciaio, legno e persino ferrocemento a cui ci avevano abituato i solitari dei primi tempi, a volte dei veri clochard di altura.
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Seguin adesso è appunto terzo a bordo di una barca usata che gli ha consigliato il suo amico Jean Le Cam, anche lui al Vendée (ora è quinto su Yes We Cam!), i loro team lavorano insieme a sviluppare le barche prima della regata. Seguin è sempre stato nel gruppo di testa in questa edizione 2020, non è il famoso principiante con una gran fortuna; ha sorpassato da una manciata di ore (e di miglia) Thomas Ruyant su LinkedOut che è stato a lungo leader della corsa, secondo l’ultimo rilevamento è a 39 miglia dal secondo (Charlie Dalin, Apivia) e 165 dal primo (Yannick Bestaven, Maitre CoQ IV). Tutti i regatanti citati hanno barche con foil. “C’è qualcosa di cui essere soddisfatto di quello che faccio”, scrive oggi sul suo log, pubblicato dal sito della regata.
Redazione di Non solo Nautica, la rivista online sulla nautica e sul mare a cura di Davide Gambardella.