Si può avere una gamba in meno e una marcia in più? A sentire la storia di Salvatore Cimmino (nella foto) sembra proprio di sì. Cimmino viene colpito in adolescenza da un osteosarcoma che costringe i medici ad amputargli una gamba. Pur essendo nato in una località di mare (Torre Annunziata in provincia di Napoli) scopre però il nuoto quando ha più di 40 anni e solo su consiglio del dottore.
Si accorge allora di essere un buon nuotatore e decide di utilizzare questa dote per sensibilizzare le persone, in tutto il mondo, sui problemi della disabilità: nasce così l’idea dello “sciopero nuotando”.
La prima traversata di 22 chilometri, la Capri-Sorrento, senza ausilio di protesi performanti è del 2006. A questi primi km di nuoto ne seguiranno un’infinità. Oltre a giri d’Italia e d’Europa, Cimmino macina chilometri nuotando in Israele, Argentina, Repubblica democratica del Congo, Stati Uniti e Australia, solo per citare alcuni paesi.
Gli obiettivi del progetto di Cimmino
L’idea di fondo dello “sciopero nuotando” è di utilizzare le imprese in mare di Cimmino come punto di aggregazione per risolvere problemi concreti di chi vive la disabilità tutti i giorni. Un obiettivo ambizioso ma che parte dal concetto di fare squadra.
Lo scopo di Cimmino, infatti, è di unire enti pubblici e privati in questa sfida. Un problema che impatta pesantemente il mondo della disabilità, per esempio, è l’enorme divario che c’è tra la ricerca scientifica in campo di protesi e il mondo produttivo, ovvero l’effettiva realizzazione e messa in vendita della protesi altamente tecnologiche sviluppate dai ricercatori che renderebbero migliore la vita di molti.
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Il progetto di Cimmino mira a creare economie di scala per queste protesi, così da rendere la produzione conveniente per le industrie. Le sue imprese, quindi, mirano a creare quella giusta attenzione sulle problematiche dei disabili per poi incanalare questa attenzione nella ricerca di soluzioni fattibili per tante realtà lontane dai riflettori.
Redazione Sport di Non solo Nautica, la rivista online sulla nautica e sul mare a cura di Davide Gambardella.
1 commenti
vorrei anche io provare queste emozioni