di Nicoletta Natoli
Gli spaghetti ai ricci di mare sono una delle specialità del Salento, e la loro preparazione consta di pochi e semplici ingredienti: spaghetti, ricci di mare, aglio e prezzemolo tritato. È opinione comune che per preparare una squisitezza come questa si possano utilizzare solo i ricci femmina.
Per scoprire se questa convinzione corrisponde a verità noi di Non Solo Nautica siamo andati a fare una chiacchierata con gli amici del ristorante Il Rifugio di Capitan Morgan, un vero e proprio tempio dei ricci di mare aperto dal 2008 in una frazione del comune di Melendugno.
Melendugno: terra di storia, tradizione e… ricci di mare!
Situato in provincia di Lecce, nella parte centro-orientale della penisola salentina, il paese di Melendugno è incastonato tra il capoluogo pugliese e Otranto. Famoso per le sue marine, vanta un ricco patrimonio di tradizioni e folklore, e nel suo territorio ospita numerosi monumenti e luoghi di interesse storico, religioso e naturalistico. Tra questi ultimi rientrano i Faraglioni di Sant’Andrea, spettacolari formazioni rocciose di colore bianco che emergono da acque cristalline, e la Grotta della Poesia, definita una delle dieci piscine naturali più belle del mondo, grazie ai suoi numerosi tesori archeologici e paesaggistici.
A pochi chilometri da queste meraviglie della natura si trova la località costiera di San Foca, coccolata dalle onde e dal vento, e popolata da appena 374 abitanti. Il suo porto turistico è uno dei più importanti del litorale, e la sua storia d’amore con il mare e i suoi prodotti dura da oltre 200 anni. Fu infatti alla fine del XVIII secolo, durante il Periodo Borbone, che il Salento visse un periodo di intensa crescita economica grazie al vivace sviluppo dei porti di Gallipoli e Brindisi, e al conseguente aumento del commercio marittimo.
Rifugio di Capitan Morgan, dove puoi mangiare il pesce salentino in un locale a forma di barca
Uno dei migliori interpreti di questo patrimonio di leggende, sapori e colori è proprio Il Rifugio di Capitan Morgan, ristorante che dimostra la sua unicità già dal suo edificio, che ha la forma di una barca.
Il suo arredamento è totalmente ispirato al mare, e i suoi ambienti accoglienti sono pervasi dal profumo del pesce fresco esposto sui suoi banconi storici, che in passato venivano collocati lungo la strada in occasione delle sagre del paese.
La fornitissima cambusa si riempie con il pescato del giorno, e offre cozze, ostriche, fasolari, cozze pelose, vongole, calamari, gamberi, polpi e tanti altri prodotti; il menù propone prevalentemente piatti freddi, ma anche piatti caldi come la tagliata di tonno, e la classica frittura di paranza, oppure di calamari e gamberi.
Il panorama per i suoi avventori, infine, è da lasciare senza fiato: il locale infatti affaccia sul mare cristallino che bagna le spiagge di San Foca, che anche nel 2020 si sono aggiudicate la Bandiera Blu per la balneabilità, assegnati dalla ong danese Fee (Foundation for Environmental Education) ai comuni bagnati dal mare e agli approdi turistici con le acque più belle e pulite.
Il riccio di mare servito con pane pugliese e un buon vino
Tra le specialità di Capitan Morgan i protagonisti sono i ricci di mare, che i clienti preferiscono gustare insieme a una bella fetta di pane pugliese e a un buon bicchiere di vino bianco. San Foca, infatti, vanta la migliore tradizione nella pesca di questi spinosi animaletti marini, e con Porto Badisco detiene il primato di località più frequentata per la sua cucina.
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Il periodo della raccolta dei ricci di mare
Il periodo per la raccolta dei ricci di mare va da novembre ad aprile, mentre nei mesi di maggio e giugno vige il fermo biologico per consentirne la riproduzione; a partire da luglio è consentito il prelievo di un massimo di 50 esemplari per ogni pescatore, e di 1000 per la pesca professionale destinata alla vendita e alla ristorazione.
Maschi o femmine: quali sono i ricci che si possono mangiare?
È notoria la convinzione secondo la quale gli unici ricci di mare commestibili siano le femmine, ma prima di attribuirle un valore scientifico è opportuno fare un’analisi più approfondita della “popolazione” maschile e di quella femminile.
È impossibile riconoscere il sesso da una semplice osservazione esterna, però ci si può attenere a dei parametri ben precisi; due prime caratteristiche appaiono evidenti al tatto e alla vista, ovvero gli aculei e il colore.
I maschi sono neri, e hanno gli aculei più lunghi e duri, ma ne sono privi attorno alla bocca, mentre le femmine hanno gli aculei più morbidi e diradati, e sono nere, viola o verdastre.
Partendo dal presupposto che le gonadi, in cui sono contenute le gustose uova, sono le uniche parti mangiabili, soltanto attraverso un esame interno del riccio di mare si può osservare che è la grandezza di queste ghiandole a determinare la sua produttività e, quindi, la prelibatezza e la commestibilità.
Svelato così l’arcano dietro questa secolare diatriba, non resta che da dire: Buon appetito!
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