Giro di boa alla Route du Rhum 2022, con gli skipper italiani che si lasciano alle spalle i primi sette giorni di navigazione.
Mentre Charles Caudrelier e il suo Maxi Edmond de Rotschild hanno tagliato ieri il traguardo per primi, frantumando il record del 2018, i 4 rappresentanti del nostro paese sono ancora in gara, a circa metà del percorso.
Route du Rhum 2022, Pedote: “Tristi le ultime ore”
Ambrogio Beccaria, dopo aver occupato ieri il terzo posto, si trova ora quarto. Lo skipper milanese è dietro Corentin Gouguet, a circa 57 miglia da Yohann Richomme, leader dei Class 40. “Questa prima settimana di Route du Rhum – Destination Guadeloupe è stata un’enorme sorpresa”, ha commentato lo skipper sulla propria pagina Facebook. “Ora capisco il mio allenatore quando diceva che il mio obiettivo era arrivare negli alisei con la barca intatta e lo skipper pure. Qui in mezzo all’oceano ti rendi conto di quanto siamo piccoli e di quanto tutti i partecipanti alla Route du Rhum siano fortunati a partecipare a questo gioco con la forza della natura”.
Sempre nei Class 40 troviamo Alberto Bona anche oggi in settima posizione, mentre è 17mo Andrea Fornaro: “Sono partito dalle Azzorre pensando a un tempo clemente, invece per un bel po’ è stato ancora duro, vento tosto e la chiglia di bolina è stata messa ulteriormente alla prova”, ha spiegato Fornaro. “Ora di lasco è ferma e salvo situazioni particolari credo che il peggio sia passato, sono più sereno. Stamattina il vento ha girato, si sono aperte le nuvole e con un bel sole ho messo il code, adesso viaggio spedito diretto a 15/16 nodi. Ho dormito, mi sono cambiato, lavato e incremato, ho asciugato la barca un po’ all’interno e diciamo che la vita a bordo prende finalmente una piega un po’ più vivibile. Mancano ancora 2100 miglia, il ruotage mi da 7gg e 13 ore alla punta di Guadalupe, si procede!”.
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Nella Classe Imoca, che vede al primo posto Charlie Dalin su Apivia, scivola indietro Giancarlo Pedote, attualmente 23mo. Il velista fiorentino ha aggiornato i suoi fan sulla navigazione, spendendo anche due parole sulle due persone decedute nell’incidente di ieri: “Le ultime 24h sono state tristi. L’ambiente intorno a me rifletteva il mio sentire. Un’unione che mi ha invaso. Ho saputo della morte dei due ragazzi dell’organizzazione della Route du Rhum. Davanti a questi avvenimenti ci sentiamo impotenti. Penso alle loro famiglie, ai loro amici. Mi guardo intorno e vedo un panorama senza vento, che a causa del mio umore vedo triste, vuoto. Contro il quale mi sento impotente. Mi trovo nel mezzo della dorsale, la mia barca avanza a 0,7 nodi. Non posso fare nulla. Cerco di scendere a Sud, ma secondo le previsioni attuali sarà la dorsale a spostarsi verso nord – non prima di 24h – regalandoci un po’ di vento che ci permetterà di scendere. E non posso fare altro che pensare che è cosi anche nella vita. Il mio pensiero va alle famiglie e agli amici dei due ragazzi. È ancora presto, ma spero che un vento di sollievo riesca a raggiungerli”.
Laureando in Storia e Politica internazionale e aspirante giornalista. Sono molto sensibile alle tematiche ambientali e alla ecosostenibilità, oltre ad amare le lunghe passeggiate al mare il mattino presto.