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Da Bari a Trieste: boom del traffico di passeggeri e merci nel 2022

porti italiani traffico

Volano i dati dell’anno appena concluso in alcuni porti italiani, che hanno registrano un notevole incremento nel traffico di merci e passeggeri rispetto al 2021.

In crescita anche la croceristica, che segna un aumento particolare nel capoluogo pugliese, che ha raddoppiato i dati in 12 mesi.




Ecco come aumenta il traffico nei porti italiani

Risultati record quelli diffusi dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale per gli scali di Bari, Brindisi, Monopoli, Manfredonia, Barletta e Termoli. Sono più di 19,5 i milioni di tonnellate di merci movimentate, con i 6 porti che registrano una crescita del 16,2% rispetto al 2021 e del 13% rispetto al 2019, annata precedente alla pandemia. Buoni anche i numeri sul flusso di passeggeri dei traghetti, con quasi 1,7 milioni di via che rappresentano un aumento del 50% rispetto all’anno prima. Porti del Sistema che hanno ospitato, inoltre, 500 mila passeggeri croceristici: è questo il dato forse più imponente, avendo segnato una crescita del 125,6% dal 2021. Il porto del capoluogo pugliese detiene così, alla luce di questi dati, il terzo posto in classifica in Italia, dietro Genova e Civitavecchia.




Ottimo risultato anche il porto di Monopoli, che si conferma meta turistica molto ricercata dalle piccole crociere del segmento lusso. Il porto-gioiello del Sistema ha infatti segnato una crescita mostruosa del 580% sul 2021 e del 13% sul 2019, considerato anno d’oro delle crociere per Monopoli. “Le prospettive per l’immediato futuro, ritengo, sono addirittura più positive”, ha commentato il presidente Ugo Patroni Griffi. “Stiamo lavorando a livello nazionale per ottenere le semplificazioni, strumento indispensabile per realizzare le opere, dragare i porti e attrarre investimenti privati. Il 2023 ha una fondamentale priorità: l’avvio delle gare delle opere finanziate sul Pnrr e sul fondo complementare”.

Da un capo all’altro della penisola: cifre record nel 2022 anche per il porto di Trieste e Monfalcone, con volumi totale che hanno fatto segnare oltre 61 milioni, pari ad un aumento del 4,03% rispetto al 2021. Dal cargo ai passeggeri è un anno da ricordare per i due scali, che non hanno risentito dei contraccolpi dovuti alla pandemia e alla guerra in Ucraina. Partendo da Trieste, importante la performance nel settore contenitori, con una crescita a doppia cifra pari al 15,92%, con 877.795 Teu movimentati: si tratta del miglior risultato assoluto dello scalo giuliano.

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Forte prova di vitalità giunge anche dal comparto Ro-Ro, consolidando un andamento positivo di lungo periodo (+4,75%), con 320.327 unita’ transitate. Anche in questo caso e’ record storico per un settore che da anni rappresenta un’eccellenza del traffico portuale giuliano, soprattutto se si pensa a quanti camion sono stati tolti dalla strada grazie all’autostrada del mare che collega Trieste alla Turchia, con ricadute positive sulla riduzione dell’inquinamento e dell’incidentalita’. Solamente nell’ultimo anno le toccate dei traghetti sono state 862, contro le 763 del 2021.

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